INTERVISTA TC - Calcagno (AIC): "Addio liste un bene. No ai 270 minuti"

18.04.2019 16:20 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Calcagno (AIC): "Addio liste un bene. No ai 270 minuti"
© foto di AIC - Assocalciatori

Un nuovo regolamento sicuramente migliore rispetto al passato ma ancora migliorabile. Così la pensa l'Assocalciatori in merito alla nuova distribuzione dei contributi della Legge Melandri in Lega Pro, con l'eliminazione delle liste over e il blocco dei prestiti "selvaggi" dalle categorie superiori. TuttoC.com ha intervistato in esclusiva il vicepresidente vicario dell'AIC, l'avvocato Umberto Calcagno, per capirne di più.

Basta liste in Serie C e non più di 6 prestiti a team da A e B.
"La nuova impostazione data dal presidente Ghirelli, dal direttivo e dall'assemblea è positiva e lungimirante perché cambia il sistema delle valorizzazioni in Lega Pro. Va dato un plauso perché è un passo in avanti e perché porterà benefici per la Lega Pro: passare dal sistema dei prestiti a uno nuovo è un aspetto molto positivo".

Per accedere al minutaggio servirà far giocare ai propri giovani, complessivamente, almeno 270 minuti a partita. Almeno tre titolari under, insomma.
"Siamo sempre stati contrari alle obbligatorietà dirette o indirette in campo. La norma ha risolto il problema alla parte apicale della Serie C: mi aspetto che una decina di squadre, le più forti, rinuncino a questo tipo di distribuzione per allestire squadre di un certo livello senza limitazioni sugli over. Non abbiamo intaccato, inoltre, una trentina di squadre di C che fanno giocare mediamente tre o più giovani ogni domenica.
Abbiamo però creato un problema da non sottovalutare alla fascia medio-alta, a quei club che costituiscono lo zoccolo duro di questa lega, riuscendo spesso a salvarsi e ad ambire in maniera seria ai playoff. Obbligare queste realtà a utilizzare tre giovani in campo per non perder la contribuzione non credo sia giusto. Parliamo di imprenditori che investono da anni nel nostro sistema e che si vedrebbero penalizzati nella costruzione della squadra e nelle scelte tecniche.
Non è giusto nemmeno non premiare nemmeno i club che giocano con un solo under. Si tratta dei club più forti e statisticamente quei giovani sono i migliori perché si formano in un contesto altamente competitivo, in mezzo ai più esperti"
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C'è altro da migliorare?
"Manca ancora un tassello: il minutaggio non può non tenere conto della posizione finale in classifica: bisogna legare la contribuzione al risultato sportivo per evitare che si faccia semplicemente cassa. Se due squadre, con lo stesso minutaggio, arrivano una terza e l'altra dodicesima, non è giusto che ottengano le stesse cifre. E poi c'è la questione dei classe '97".

Prego?
"Abbiamo mandato al macero i classe '97 che sono stati eliminati di colpo dal minutaggio per la prossima stagione. Sarebbe ingiusto penalizzarli così tanto, anche perché potrebbero esserci squadre che hanno puntato su di loro in estate con biennali in previsione della prossima stagione e di colpo si ritroverebbero senza più incentivi e contribuzioni".

Come vi muoverete?
"Ne discuteremo e ne ragioneremo sicuramente con tranquillità: l'impostazione con la Lega Pro è condivisa, ci sono da limare solo questi dettagli. Magari servirebbe una supervalutazione per chi accumula 270 e più minuti a partita, senza escludere totalmente chi fa giocare meno giovani".

Senza più prestiti tanti club di Serie A potrebbero aver problemi. E magari potrebbero usare dei trucchetti...
"Proprio per questo come FIGC abbiamo modificato tutti insieme il diritto di recompra che verrà allungato di un anno: se un club di A vende a un team di C un ragazzo con questa modalità, non potrà riaverlo indietro prima della fine della stagione successiva. Chi verrà ceduto così in estate o nel prossimo mercato invernale, non potrà ritornare nel club di A, col diritto di recompra, prima dell'estate del 2021. Anche questo è un nuovo modo di far programmazione. Anche perché la FIFA approverà per il 2020-21 un massimo di prestiti in uscita che non supererà i 10. Quindi la nuova impostazione della Lega Pro è saggia perché anticipa un'imposizione che arriverà dall'alto".