INTERVISTA TC - Calori: "Bene il Trapani, anche Catanzaro dirà la sua"

14.01.2019 19:30 di  Dario Lo Cascio  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Calori: "Bene il Trapani, anche Catanzaro dirà la sua"
TMW/TuttoC.com

Protagonista con il Trapani negli ultimi due anni, Alessandro Calori è un osservatore attento dell'attuale Serie C. L'allenatore, intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoC.com, ha detto la sua sui granata, sul Girone C e non solo: 

La scorsa estate ha lasciato il Trapani, il club sembrava in una situazione precaria, ma invece è riuscito a riprendersi ed ora anche sportivamente sta regalando soddisfazioni alla piazza.
"Il fatto che sia rimasta la proprietà dei Morace a traghettare la società è stato molto importante. Poi è rimasta la base della squadra dello scorso anno, al quale si sono aggiunti ottimi giocatori e penso che stiano facendo un bel campionato". 

Sembra si stia ripetendo il duello col Catania dello scorso torneo, con al posto del Lecce la Juve Stabia. Si aspettava un girone d'andata di questo livello da parte delle Vespe?
"Sinceramente no. Però hanno fatto un lavoro oculato la scorsa estate, confermando la squadra e inserendo elementi come Troest e Carlini che hanno dato ancora più certezze e un grande equilibrio. La rosa sta facendo un campionato veramente straordinario, non perdono un colpo. Però è il girone di ritorno che conta e determina tutto. Può succedere ancora di tutto, ma è indubbio che la squadra campana stia facendo quasi un torneo a sé". 

A proposito di girone di ritorno, chi può venire fuori e inserirsi nella corsa per il vertice?
"A mio avviso il Catanzaro può ancora migliorare le proprie performance. Anche il Catania ha voglia di risalire, ha fame. Questo comporta delle pressioni, ma ha una squadra con un'intelaiatura importante e si sta rinforzando ulteriormente. Come detto la Juve Stabia sta facendo qualcosa di importante, ma Catanzaro, Catania e lo stesso Trapani possono ancora dire la loro". 

Nel calcio e soprattutto in C c'è tutta l'intenzione di operare una stretta alle regole. Un inasprimento necessario?
"Questa vigilanza andava fatta anche prima. La Serie C purtroppo è diventato un campionato dove alcune società partono ma a metà stagione sono in difficoltà. A fronte di altre che rispettano le regole e non hanno problemi. Il controllo va fatto a monte, dopo è troppo tardi. Perché poi si crea confusione, si affrontano partite a ripetizione per recuperare, si condizionano i campionati. Chi detta le regole deve stare più attento".

Una possibile soluzione caldeggiata dai vertici della Lega è il semiprofessionismo.
"Più che istituire il semiprofessionismo bisogna semplicemente imporre dei paletti a monte. Controllare prima che inizi il torneo, chi è in grado di affrontare la C partecipa, chi non lo è viene escluso. Vanno date delle garanzie certe, altrimenti non si iscrivono le squadre, perché sennò si condizionano tutti. Perché c'è chi rispetta e chi invece delle regole se ne frega".

Progetto seconde squadre, che idea si è fatto su questo primo approccio?
"In Spagna e Inghilterra sono già avanti in questo. Sono più che altro comode per i gradi club, di modo tale da dare spazio ai giovani. Però bisogna strutturare bene la cosa, di modo tale da creare un equilibrio. Ad esempio la Juventus U23 ha iniziato non bene, ed ora sta prendendo giocatori di categoria per affiancarli ai giovani che devono crescere. Credo che appunto sia essenzialmente un vantaggio per le grandi del calcio italiano, ma se ci sono società che non sono in grado di gestire un campionato di Serie C, ben vengano le seconde squadre". 

Negli scorsi mesi è stato accostato a vari club, Salernitana in B, Vicenza e Ternana in C. Il futuro di mister Calori?
"La voglia c'è, devo trovare la situazione compatibile con le mie idee di calcio. La piazza mi può anche piacere, la situazione deve essere in linea con il mio modo di lavorare. In caso contrario continuerò ad aspettare un'opportunità migliore".