INTERVISTA TC - Casarola: "Italia senza leadership nel sistema sportivo"

13.09.2018 07:30 di  Claudia Marrone  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Casarola: "Italia senza leadership nel sistema sportivo"
TMW/TuttoC.com
© foto di Federico Gaetano

Un calcio che, più che in campo, si sta giocando nelle aule di tribunale, con ricorsi e contro ricorsi che si protrarranno fino al termine del mese, quando il TFN si esprimerà dopo il ricorso del Catania in merito alla sentenza del Collegio di Garanzia del CONI, che ha confermato la B a 19 squadre; ricorso che sarà accorpato a quello di altre squadre. Per chiarire meglio la situazione, i microfoni di TuttoC.com hanno contattato l'esperto in diritto sportivo Francesco Casarola, dottore di ricerca in Diritto ed Economia dello Sport oltre che giornalista pubblicista. 

Senza Consiglio Federale, causa commissariamento, la FIGC modifica articoli NOIF. Come è legalmente possibile?
"L’articolo 23 dello Statuto CONI rubricato “Indirizzi e controlli sulle Federazioni Sportive Nazionali” al comma 3 disciplina il potere di Commissariamento del CONI: “La Giunta Nazionale vigila sul corretto funzionamento delle Federazioni sportive nazionali. In caso di accertate gravi irregolarità nella gestione o di gravi violazioni dell'ordinamento sportivo da parte degli organi federali, o nel caso che non sia garantito il regolare avvio e svolgimento delle competizioni sportive, ovvero in caso di constatata impossibilità di funzionamento dei medesimi, propone al Consiglio Nazionale la nomina di un commissario". Sicuramente la funzione del Commissario dovrebbe essere limitata a garantire il regolare svolgimento delle competizioni sportive. La politica sportiva deve essere condotta dal Consiglio Federale. Solo esso è, a mio parere, l’organo deputato dall’architrave politico sportivo. Il Commissariamento della FIGC è l’esempio evidente della mancanza di leadership del sistema sportivo a livello apicale. In sistema sportivi di tipo nordamericano ritardi e problematiche di questo tipo non si sarebbero mai verificate".

Per la prima volta, il presidente del Collegio di Garanzia è in minoranza: strana la situazione.
"Situazione paradossale e strana, sicuramente. Il presidente del Collegio di Garanzia non aveva mai votato in modo contrario. Questo dimostra la difficoltà di trovare una soluzione giuridica. E’ evidente che la politica sportiva, ormai, si fa solo nelle aule di giustizia sportiva. Questo non è un bene per per il sistema sportivo".



Ci sono gli estremi per il risarcimento almeno economico da parte dei club non ripescati?
"Bisognerà vedere come andrà a finire nelle aule della giustizia amministrativa. In linea generale vi è la possibilità per i club di essere risarciti venuta meno la possibilità di partecipare al campionato di Serie B in questa stagione".

Gravina vorrebbe la C come categoria del semiprofessionismo: come cambierebbero in tal senso le cose?
"Il Presidente Gravina meglio di tutti conosce il sistema calcistico e in particolare la Serie C. Il semi-professionismo è una categoria che non esiste all’interno del sistema giuridico. La L. 91/81 definisce due soli categorie: i professionisti e i non professionisti (o dilettanti). Per la mia visione abbiamo già una sorta di semi-professionismo in Serie D e nella Serie A e B del calcio femminile. I calciatori/calciatrici di queste categorie possono sottoscrivere “accordi economici” pluriennali (massimo per tre anni, ndr) fino ad un massimale di 30.000 euro. Probabilmente la categoria dei semiprofessionisti pensata da Gravina avrà queste categorie".

Il TFN, discutendo il ricorso presentato dal Catania, ha disposto il rinvio della discussione al 28 settembre: ha senso tutto ciò in virtù della tempistica?
"Il TFN per economia processuale ha ritenuto di dover riunire i ricorsi dei club che vertono sullo stesso oggetto. Quindi credo che la scelta sia giusta e razionale".