INTERVISTA TC - De Vito: "Ho una voglia matta di rimettermi in gioco"

21.06.2018 16:40 di  Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC - De Vito: "Ho una voglia matta di rimettermi in gioco"
TMW/TuttoC.com
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Marco De Vito, difensore classe 1991, è reduce da un'annata difficile, in cui è saltato all'ultimo il trasferimento dal Monopoli alla Reggina (club con cui aveva già militato nella stagione precedente) e a febbraio è poi giunta la rescissione col club pugliese. Ma ora il giocatore è pronto a tornare in campo, come dimostrano le sue parole affidate in esclusiva a TuttoC.com.

Non è stata una stagione fortunata la tua: quanta voglia hai di rimetterti in gioco?
"Purtroppo mi sono dovuto occupare di vicende extra-campo e non è questa la mia dimensione. Ho una voglia matta di rimettermi in gioco. Lo dimostra il fatto che il giorno dopo la rescissione sono tornato a casa a Firenze e ho contattato un preparatore atletico con il quale ho continuato a lavorare fino ad oggi. Ho preso solo una settimana di vacanza. Ho dentro grande rabbia agonistica. L'ultima volta che sono sceso in campo è stato con la Reggina e con loro abbiamo fatto qualcosa straordinario. Ora vorrei proprio ricominciare a pensare a fare il calciatore, a pensare al campo e a dare una mano a chi ancora vorrà credere nelle mie qualità".



Quindi quale sarà il tuo futuro?
"Ancora non so cosa mi riserverà. Ho avuto dei contatti con alcune squadre, ma per ora aspetto perché voglio trovare la soluzione migliore".

Nella tua carriera ci sono state anche esperienze fuori dai confini dell'Italia.
"Sì ho avuto occasioni all'estero: a 22 anni ho fatto un anno in Serie B in Croazia e poi due anni in Serie A in Slovacchia. Sono esperienze che porterò per sempre dentro di me: mi hanno aiutato a crescere e a forgiare il mio carattere. Il calcio all'estero è in continua ascesa e ci sono molte differenze rispetto a quello italiano. Anche nei paesi che non hanno una storia come quella dell'Italia, si stanno evolvendo: lo dimostrano gli stessi mondiali. Anche le squadre meno blasonate sono diventate squadre ostiche da affrontare. Spero che anche in Italia si torni ad esprimere i veri valori".

Quale è il girone che preferisci?
"Negli ultimi due anni ho giocato nel Girone C e quindi posso parlarne più nello specifico. Ti permette di giocare in campi caldi e io ho avuto la fortuna di giocarci da protagonista con la maglia della Reggina, dove mi sono sentito giocatore al 100%. A mio parere è il più difficile da affrontare. Ma io voglio ricominciare il prima possibile e non mi spaventano le nuove esperienze e i gironi che non conoscono: la mia storia dimostra che non ho mai avuto paura".