INTERVISTA TC - Gessa: "Quest'anno una C meno avvincente"

08.04.2020 12:30 di  Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC - Gessa: "Quest'anno una C meno avvincente"
TMW/TuttoC.com
© foto di Federico Gaetano

 Protagonista sui campi della Serie B e C tra la fine degli anni 1998 e il 2015, Andrea Gessa ricopre attualmente il ruolo di team manager a Pescara, società che lo ha visto protagonista per tre stagioni e col quale ha concluso la carriera da giocatore. Ai microfoni di TuttoC.com, l'ex centrocampista ha parlato dei temi legati al campionato ancora sospeso a causa dell'emergenza sanitaria.

Come si può risolvere il problema del taglio degli stipendi in C?
"Partendo dal presupposto che tutti, in questo momento, dobbiamo fare la nostra parte. Però occorre distinguere tra chi può, chi può meno e chi non può. La realtà della Serie A è una cosa e deve essere trattata diversamente rispetto alla B e alla C. Una soluzione potrebbe essere quella di garantire un minimo a tutti e il resto tagliarlo in percentuale".

In questo momento ritieni possibile un ritorno al calcio giocato?
"Credo sia molto difficile e azzardato. Nello stesso tempo credo che si dovrà trovare un modo per ripartire e sostenere il sistema, ma i tempi saranno lunghi, soprattutto per le categorie minori che non avranno le disponibilità per fare i controlli ed i tamponi quasi quotidianamente. Credo che i giocatori dovranno adattarsi ad un nuovo modo di allenamento, che prevederà più lavoro individuale e meno di gruppo, ma non sarà semplice per alcuni lavori specifici, come le esercitazioni tattiche e situazionali di preparazione alla partita".

Che campionato di Serie C hai visto quest'anno?
"Sempre bello, ma forse meno avvincente rispetto agli altri anni. Grandi società come Monza, Vicenza e Reggina hanno già la promozione in tasca, però con la nuova ed interessante formula dei playoff, c'è sempre uno spiraglio di speranza per tutti e questo è molto positivo".

Come è stata la tua esperienza a Cesena nella stagione 2012/13?
"Ero partito con tanto entusiasmo ma la squadra non ingravana e la società aveva mille problematiche interne, soprattutto a livello economico. La gente mi ha sempre apprezzato e anche Bisoli, infatti inizialmente mi schierò titolare e fino a gennaio diceva di voler puntare su di me per il prosieguo della stagione. Poi a gennaio venni a scoprire che la società stava trattando lo scambio con Delvecchio a mia insaputa, ma sicuramente con l'avallo dell'allenatore e questo sancì una frattura insanabile perché nessuno mi diede spiegazioni e io non andai a chiederle, forse colpevolmente. Alla fine lo scambio saltò per colpa di Delvecchio ma io non riuscii più a guardare quelle persone allo stesso modo e lo stesso fu per loro. Alla fine ho anche contribuito a salvare la squadra con un assist salvezza in rovesciata per Succi che ancora ricordo bene".

Un'altra tua ex squadra, il Grosseto, potrebbe tornare in C
"Sono molte legato alla gente di Grosseto, ancora sento persone straordinarie che mi hanno insegnato tanto. Mi auguro che possano ritornare presto tra i professionisti, hanno una bella squadra e si è creato un bel clima tra giocatori, società e tifosi, che li può portare lontano".