INTERVISTA TC - Morrone: "Ok Casertana e Viterbese. Vediamo il CONI"

01.09.2018 07:30 di  Claudia Marrone  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Morrone: "Ok Casertana e Viterbese. Vediamo il CONI"
TMW/TuttoC.com

A calciomercato chiuso, la situazione nel calcio italiano rimane ancora piena di incertezze, con i campionati che inizieranno a metà mese dopo la sentenza del Collegio di Garanzia del CONI che valuterà il da farsi sui ripescaggi. Ai microfoni di TuttoC.com, una panoramica completa del tutto è fatta dal presidente dell'Adicosp (Associazione direttori collaboratori sportivi), Alfonso Morrone.

Una situazione ancora di incertezza, partiamo dal caos Finworld e relative fidejussione.
"La Finworld non è mai fallita, le è semplicemente stata revocata, dal 20 luglio (dopo il termine di presentazione dell'iscrizione al campionato, ndr), l'autorizzazione a emettere le fideiussione, ma chi deve escuoterla può farlo. Spezzo una lancia a favore dei club che si sono appoggiati a questa agenzia, nessuno voleva eludere niente. Tanto che anche la Federazione ha poi permesso di sostituire la polizza entro il prossimo mese".

Si va poi al lato corsi e ricorsi, in attesa dei ripescaggi: come state monitorando il tutto?
"Siamo a settembre e ancora il tutto è in fase di definizione, nonostante la B abbia iniziato il suo percorso: ma la data del 7 settembre rischia di cambiare tutto, vedremo cosa succedere. E se ci saranno ripescaggi vedremo se Catania e Novara avranno i giusti requisiti per poter salire. Ma l'unica scelta sensata è stata quella presa da C e D, con lo slittamento dei campionati: noi speriamo un normale ripristino della funzionalità, ma senza un commissario federale tutto diventa difficile. Io continuo a sostenere che Abete sia l'uomo giusto per il nuovo calcio, ma se non sarà lui serve comunque qualcuno che faccia ripartire il sistema calcio. Abbiamo l'usanza di copiare gli altri, ma senza criterio. Basta vedere come è stata gestita la situazione legata alle Squadre B: un'introduzione nel campionato di C che è stata un'imposizione".



Capitolo U23. Si vuol valorizzare i giovani, ma ci sono comunque i fuori quota.
"Non solo, anche under 23 stranieri. Le regole sono state imposte, come ho detto, serviva un consiglio federale che valutasse davvero bene il tutto, perché così è stato un piccolo fallimento. Solo la Juventus ha risposto alla chiamata. E in questo senso non vedo utilità, non è un valore aggiunto per il calcio italiano la riforma".

A proposito di giovani: chi sono quelli su cui puntare per la prossima stagione?
"Sarà di parte, ma credo che di Mangraviti e Quaini ne sentiremo parlare, col tempo calcheranno campi importanti, tanto che avevano già avuto richieste da altre categorie. Io poi ero riusciti a portarli al Pro Piacenza".

Sul mercato invece quale è stato il miglior colpo?
"Potrei dire Caracciolo della Feralpisalò, ma non vanno dimenticati Castaldo e Vacca alla Casertana e Saraniti alla Viterbese, anche se poi ci sono tante squadre che hanno ben fatto, tipo il Pisa o il Catanzaro. Tutte formazioni attrezzate per la promozione, così come quelle retrocesse dalla B e la Robur Siena, ma per queste diventa difficile fare pronostici, vediamo prima in che categoria giocheranno".