De Napoli ricorda: "Avellino, il terremoto e quel prestito al Rimini con Sacchi in C1"

18.03.2024 23:15 di  Sebastian Donzella  Twitter:    vedi letture
De Napoli ricorda: "Avellino, il terremoto e quel prestito al Rimini con Sacchi in C1"

Fernando De Napoli, ex calciatore tra le altre di Avellino e Napoli, a Il Tirreno ha ricordato il suo passato in biancoverde, come riportato da TuttoAvellino.it: "Mio padre gestiva l'unico bar della zona. Provò anche a mettermi dietro al bancone ma non sapevo preparare nemmeno il caffè, fu un disastro. Due anni dopo, avevo 15 anni, il commendator Antonio Sibilia, presidente dell’Avellino, si presenta da mio padre per comunicargli che voleva portarmi nel settore giovanile della sua squadra che aveva appena vinto il campionato di Serie B (all'epoca De Napoli giocava con la Mirgia, ndr). Un’emozione grande per un uomo ansioso e sensibile che non è mai venuto a vedermi giocare.

Io unico irpino ai Mondiali? Prima di arrivare a quella partita contro la Bulgaria del 1986, da ragazzo delle giovanili ho vissuto il dramma del terremoto in Irpinia. Quel giorno ero in un bar di Avellino: a un certo punto c’è stato un boato e siamo fuggiti fuori dal locale mentre vicino a noi cornicioni cadevano e muri crollavano. Ho realizzato nei giorni immediatamente successivi con le scosse di assestamento e soprattutto partecipando come volontario ai soccorsi a San Mango sul Calore, un comune di 1.700 anime raso al suo dal sisma. Ho visto i cadaveri gonfi e i corpi mutilati di tanta gente che conoscevo. Mi sono legato talmente alla mia terra che a 18 anni stavo per rifiutare il trasferimento in prestito al Rimini in C1 che mi fu comunicato mentre ero in campeggio con gli amici a Palinuro. Se loro non mi avessero convinto la mia carriera non sarebbe mai iniziata. Lì ho conosciuto un certo Arrigo Sacchi che mi ha inculcato la cultura del lavoro e del sacrificio".