L'Almanacco del giorno - News, trattative e retroscena del 25/11

26.11.2022 00:00 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
Francesco Ghirelli
TMW/TuttoC.com
Francesco Ghirelli
© foto di Ufficio Comunicazione Lega Pro

Mi impegno a non arretrare di un centimetro nella riforma del calcio italiano. Sono preoccupatissimo, il nostro calcio ha un enorme deficit economico-finanziario, ma, ancor più grave è il rapporto con le nuove generazioni, millennials e generazione Z, le quali pensano che “il calcio sia solo noia”. Non siamo in grado di dare interattività nel gioco, non credo sia possibile ridurre drasticamente i tempi delle partite; abbiamo stadi vecchi ed obsoleti, non adatti ad attività e a servizi multidisciplinari. Se la situazione è questa, non c’è futuro. Cosa fare? Riforme ed emozioni per provare l’ingaggio dei ragazzi e delle ragazze. Durante i playoff vengono, gli stadi sono pieni di pubblico, vuol dire che la formula dell’attuale campionato è obsoleta. Emozione: costruire l’evento in ogni partita. La serie C è la fabbrica dei sogni, emozioni e lavoro, sogni e fatica, creatività e sudore. Il nostro male è la pigrizia” così il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli invitato a partecipare al sesto Master di “Diritto e Management dello Sport” organizzato dall’università di Palermo e diretto dalla professoressa Laura Santoro.

Moltissimi, dice il numero uno di Lega Pro, sono stati i riscontri positivi all’idea del cambio di format in serie C: “Abbiamo constatato per il cambio di format un grande interesse nei nostri club, un’enorme attenzione in Italia, in Europa, nel mondo da parte di possibili partner di aziende, del mondo televisivo.  Ci sono resistenze? Certamente sì, di che tipo? Distinguiamo. Abbiamo aperto la fase di ascolto per migliorare la proposta e per rispondere ai dubbi, alla richiesta giusta di spiegazioni. Sono orgoglioso, abbiamo messo tutti i club nelle stesse condizioni di conoscenza e di discutere. Poi ci sono i “soliti”. Ogni cambiamento li terrorizza, sono spaventati che loro non ce la faranno e riversano le proprie paure. Se penso a quando furono introdotti i playoff, si diceva che si sarebbe snaturato il calcio perché era una formula da pallavolo, basket, una “americanata”.

"Oggi, alcuni affermano che, specialmente nella prima fase i gironi sarebbero troppo territoriali (sì, c’è la scelta della prossimità territoriale, meno costi e più ricavi nel momento che il club più soffre perché esce dalla fase del calcio mercato ed i contributi ancora non arrivano) e poi si aggiunge che troppo competitività porterebbe a non far giocare giovani. Vero o si evidenzia in questa critica la debolezza del calcio italiano? Il Pescara è in vetta alla classifica ed è al terzo posto tra tutti e sessanta i club per minutaggio dei giovani. I club spagnoli, tedeschi in Champions League fanno giocare titolari i diciottenni e per voi, non per me, i giovani sono a 24 anni, loro vincono e i nostri club guardano in tv le partite. Vi prego usate altri argomenti, non vi inventate che la formula bloccherebbe lo sviluppo di utilizzare i giovani calciatori. Per favore, i giovani non giocano perché non avete coraggio e il calcio italiano è fuori da due edizioni dai mondiali. Nel 2011 quando con il noto regista Popi Bonnici proponemmo e realizzammo il prodotto “highlights” della Serie C, alcuni ci parlavano contro perché dicevano che il calcio fosse un’altra cosa. E abbiamo visto chi aveva ragione. La verità è che peggio non possiamo stare".

Ufficialità. Il Trento ha affidato la responsabilità dell’Area Tecnica a Giorgio Zamuner, che ha assunto anche la carica di Direttore Sportivo. L'Aquila Montevarchi ha tesserato Gianluca Bassano sino al termine della stagione. Il difensore classe '99 ha già vestito la maglia rossoblu nella scorsa stagione, collezionando 22 presenze in campionato. L’Az Picerno ha infin raggiunto l’accordo con Andrea Montesano per la risoluzione del contratto che legava il calciatore ai rossoblu sino al 30/06/2022.

Smentita. Breve ma eloquente nota per il Messina riguardante il futuro societario del club giallorosso che resterà saldamente nelle mani del presidente Pietro Sciotto: "L’Acr Messina, nella persona del presidente Pietro Sciotto, smentisce categoricamente la notizia circolata sulla stampa campana di una trattativa per la cessione della società al signor Danilo Leone".