Cittadella, Iori: "Prendere gol al 92' fa male. Ragazzi delusissimi è segnale più bello"

Cittadella, Iori: "Prendere gol al 92' fa male. Ragazzi delusissimi è segnale più bello"TMW/TuttoC.com
Manuel Iori
Oggi alle 10:30Girone A
di Valeria Debbia

Si ferma a quota 7 la striscia di vittorie consecutive del Cittadella che ieri, in casa contro l'Union Brescia, ha subito il pareggio al secondo minuto di recupero. In sala stampa si stuzzica mister Manuel Iori sia per il rimpianto del gol allo scadere sia riportandogli la dichiarazione di Diana sulla mancata espulsione di Gatti nel primo tempo: "Cosa penso della direzione di gara? Se parliamo di episodi, sono stati dubbi da entrambe le parti: il gol annullato a noi per un tocco leggero di D’Alessio sulla schiena, il gol annullato a loro per un presunto fallo di Castelli su Pasini… Alla fine ci lamentiamo tutti.
Se invece parliamo di calcio, è stata una partita tra due squadre forti. Primi 20’ di primo tempo meglio noi (senza creare pericoli veri), ultimi 15’ meglio il Brescia con due-tre situazioni pericolose che abbiamo concesso. Nel secondo tempo, sinceramente, abbiamo meritato di vincere: abbiamo messo sotto il Brescia, creato tanto, potevamo chiuderla 2-0 con l’occasione di D’Alessio (con Gaddini e Maistrello soli in area). Siamo stati ingenui a cercare quell’anticipo in area che ha portato al loro gol. Però è stata un’ottima gara, soprattutto nella ripresa
".

Si riparte proprio dalla ripresa: "I ragazzi a fine partita erano delusissimi, e questo è il segnale più bello: significa che questa squadra sa di poter giocare sempre così. Prendere gol al 92' dopo una prestazione del genere fa male, ma dà anche il valore di quello che abbiamo fatto. Partiamo assolutamente da quel secondo tempo".

Il Cittadella non perde da 10 partite (7 vittorie, 3 pareggi), eppure all’inizio aveva stentato: "Come mi spiego questo cambio di marcia? All’inizio non ci eravamo calati bene nella categoria. Venivamo da una stagione deludente, l’ambiente si aspettava tanto e siamo partiti male. Quando parti così rischi di entrare in un vortice negativo. Invece siamo stati bravi – giocatori e staff – ad avere grande forza mentale, a capire cosa serviva. Io stesso mi sono adattato meglio alle caratteristiche dei ragazzi, e da lì siamo partiti in quarta".

Anche i cambi hanno dato un contributo enorme: "Soddisfatto della rosa? Molto soddisfatto. Hanno fatto esattamente la partita che volevamo. Forse nel primo tempo abbiamo girato un po’ troppo lentamente la palla negli ultimi 20 minuti, ma all’inizio abbiamo fatto quello che dovevamo. I subentrati sono stati decisivi: Vita ha segnato appena entrato, Gaddini è entrato bene, D’Alessio ha fatto un’ottima gara dopo tanto tempo che non partiva titolare, Rizza pure. Sono contento di tutti, anche di chi oggi non ha giocato ma giocherà la prossima. Abbiamo ancora giocatori fuori: la rosa è viva e competitiva".

Il Vicenza sta facendo un campionato a parte: "Si gioca solo per il secondo posto o c’è ancora margine? Il Vicenza sta facendo un campionato senza storia: 13 vittorie e 3 pareggi. Se continua così chiude l’andata a 50 punti e il ritorno uguale arriva a 100. Gli va dato atto: è straordinario. Noi dobbiamo pensare a tenere vivo il campionato con Brescia e le altre, restare lì e, se mai avranno un passo falso, essere pronti".