Monza, Galliani: "Felice di aver trasmesso a Berlusconi la passione Monza"

TMW/TuttoC.com

L’AD del Monza, Adriano Galliani, interviene in sala stampa dopo il successo dei lombardi sull’AlbinoLeffe per 1-0. Subito dribblate le domande relative al Milan: “Mi occupo di Monza e non di Milan, non entrerei nella questione Giampaolo-Pioli. Nel 2016, mentre ero in fase di uscita, consigliai Giampaolo, che è un ottimo allenatore agli amici Boban e Maldini. Il cuore è rossonero, ma adesso ho il cuore biancorosso perché lavoro per il Monza e sono nato in questa città quindi sono molto legato a questi colori. Quando la curva canta Galliani uno di noi, lo fa perché io ci sono stato in quella curva, sono un dirigente ex ultras. La cosa che mi fa più piacere è che sono riuscito a portare Silvio Berlusconi allo stadio, le ha viste tutte tranne Arezzo che ha seguito in televisione. Gli ho trasmesso il virus del Monza”.

Domanda sullo stadio milanese: “Su San Siro non ci sono ombre di dubbio, come è adesso deriva da tre interventi di tre epoche diverse quindi dallo Skybox si vede solo il terreno di gioco e non si vedono gli anelli dove ci sono le coreografie. Non basta una ristrutturazione, serve un intervento strutturale”.

Sul duello Inter-Juve: “Quest’anno mi sembra di assistere ad una sfida più aperta, con Conte in panchina l’Inter ha ridotto il gap dai bianconeri”.

Sulla nazionale di Mancini: “Credo stia crescendo. ci sono diversi giocatori di prospettiva, si può fare bella figura. Il Monza in B? Non ditelo, sono scaramantico”.