Monza, Zaffaroni: "Non siamo abituati a questo tipo di gare"

16.05.2018 10:10 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Marco Zaffaroni
Marco Zaffaroni

Epilogo amaro per il Monza dopo una bella stagione. Nella gara più importante, quella playoff contro il Piacenza, è uscita una prestazione un po' traballante che ha permesso agli emiliani di sbancare il 'Brianteo' e qualificarsi al turno successivo: "L'obiettivo - ha spiegato in sala stampa mister Marco Zaffaroni - era riuscire a rifare le cose che avevamo fatto nel corso del campionato in una partita diversa, in una partita dove ci si giocava tutto in 90', in cui l'aspetto più importante era quello nervoso e della gestione dei momenti della partita. Nella prima parte della gara abbiamo patito questa cosa, al di là dell'episodio del gol che essendo arrivato dopo pochissimi minuti, ci avrebbe permesso di avere comunque tutta la partita da giocare. Nel primo tempo abbiamo giocato con nervosismo, forzando tante cose e non facendo quelle che siamo abituati a fare. La ripresa è andata meglio, ma queste sono partite in cui ti giochi tutto in 90' e non ti puoi permettere di perdere tempo. Questo è ciò che lascia più rammarico: avevamo la possibilità di passare il turno. La squadra deve crescere da questo punto di vista: non solo caratteriale, ma anche dell'abitudine a disputare questo tipo di gare".



Resta - come detto - l'ottima stagione disputata: "Il quarto posto rimane. La squadra è comunque cresciuta tantissimo, facendo miglioramenti enormi. Riuscire a proseguire sarebbe stata ciliegina sulla torta. Per questo stasera nell'immediato c'è rammarico". E' stata comunque un'esperienza di crescita per la squadra brianzola, che da matricola è riuscita ad imporsi fino al secondo turno playoff del Girone: "Assolutamente sì. E' attraverso le esperienze sul campo che si cresce. Poi ci sono due possibilità: nonostante ti scotti una volta, prosegui a fare quello che hai sempre fatto senza migliorare oppure ti scotti e la volta dopo diminuisci gli errori fatti. Questa partita deve essere un'esperienza per non ripetere più quel tipo di errori".