Pro Piacenza, l'estate bollente e quella pace mai trovata

21.10.2018 06:00 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
Pro Piacenza, l'estate bollente e quella pace mai trovata
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Un'estate bollente, quella vissuta in casa Pro Piacenza, con il club messo in vendita dall'allora patron Burzoni e rilevato dall Seleco proprio allo scadere dei termini utili per potersi iscrivere al campionato. Parte così il lungo periodo vissuto dagli emiliani, dal 30 giugno 2018 sino ad adesso: periodo che, visti i chiari di luna, rischia di essere molto più complesso di quanto ci si potesse aspettare.
Ma riavvolgiamo il nastro: il Pro presentò domanda di iscrizione con allegata la fidejussioni Finworld, salvo poi essere chiamata, con altre 10 squadre, a sostituire entro lo scorso 28 settembre la polizza stipulata, visto che alla suddetta compagnia il 20 luglio era stata revocata l'autorizzazione a emettere nuove polizze. Finworld, però, non è mai fallita, è sempre stato possibile escutere quanto stipulato, ma, seppur in extremis, il club pare avesse regolarizzato la fidejussione, al netto del ricorso avverso a ciò vinto venerdì (con Cuneo, Matera e Reggina).
Sospiro di sollievo, evitati - almeno - otto punti di penalizzazione e la sanzione di circa 350mila euro.



Odore di bruciato, però, si avvertì con l'addio del DG Alfonso Morrone, sempre nella calda estate, e l'odore si è fatto più acuto con le dimissioni, rassegnate venerdì dal successivo DG Mario Santoro: pare che il club abbia nuovamente contattato Morrone, ancora legato da un contratto, ma la situazione è in evoluzione, e non è scontato l'happy ending.
Ecco il vaso di Pandora: al 16 ottobre era fissata la scadenza per il saldo degli emolumenti, e il club, seppur non ufficialmente, aveva comunicato ai colleghi di sportpiacenza.it, di aver saldato tutte le pendenze nella giornata di martedì (l’ultima disponibile), ma la versione data ha contrastato con quanto accaduto venerdì dopo l'allenamento. A margine dello stesso, i calciatori rossoneri, dopo un confronto con mister Giannichedda, si sono riuniti per valutare l'idea di mettere in mora la società, rivolgendosi ai legali dell’AIC. Chiaro, quindi, che qualche problema sussiste, e non di lieve entità.

Un vero peccato respirare questo clima, soprattutto per le prestazioni che la squadra, che ha per il momento giocata una partita in meno di tante altre avversarie (quella contro la Virtus Entella), si trova a quota 10 punti, -3 dalla vetta. Rosa ben costruita da Morrone, pronta a un campionato di buon livello, ma è chiaro che si dovrà prima risolvere l'extra campo. Le società ormai sono aziende, non parla solo il rettangolo verde.