Top & Flop di Pro Patria-Carrarese

24.01.2021 16:12 di  Francesco Moscatelli   vedi letture
Latte Lath, TOP Pro Patria
TMW/TuttoC.com
Latte Lath, TOP Pro Patria
© foto di Image Sport

I titoli già pronti: una Carrarese che torna alla vittoria, uno stop interno che fa male in casa Pro Patria, una partita ruvida che inaugura il girone di ritorno. No, stop, Le Noci non è d'accordo: tutto da rifare, non è vero che è 0-1.

Il lunch match dello "Speroni" è una merenda (anzi, un pranzo), che taglia la partita in due. E' subito Marilungo, dopo una decina di minuti di gioco, ad aprire le danze ribattendo un palo di Foresta. Reazione bustocca? No, sono sempre i marmiferi a gestire le operazioni confondendo le idee di Bertoni e sodali. Uno 0-1 che non fa una piega.

Un gioco spezzettato che più spezzettato non si può. La ripresa è questa, un ordine cronologico di ammoniti (otto di cui ben sette per i gialloazzurri) che creano uno "spettacolo" poco edificante a chi si ostina ad amare il calcio pure in streaming. Eppure è una Pro Patria che, piano piano, cresce, anche grazie ad innesti funzionali al momento opportuno, specialmente in riferimento a Latte Lath. Un gol viene annullato a Kolaj per presunta posizione di off-side e il gol vero si fa attendere. Ma arriva: quasi fuori tempo massimo, ma arriva. Proprio quando c'è da serrare i ranghi, quando c'è da spazzare la palla, ecco un calcio piazzato, ecco la spizzata di testa di Lombardoni, ecco l'uomo -Le Noci- dove non doveva stare, ecco le marcature che saltano, ecco un 1-1 che racconta con più sincerità il tabellino di Busto Arsizio nella prima giornata di ritorno. Un 1-1 che non fa una piega.

Vediamo ora coloro che, a nostro avviso, sono risultati essere i migliori e i peggiori nel match disputato questo pomeriggio allo stadio "Carlo Speroni" di Busto Arsizio.

TOP:

Latte Lath-Le Noci (Pro Patria): un pareggio, meritato, che nasce dalla panchina. Il dilemma "titolari sbagliati/cambi azzeccati" lascia sempre il tempo che trova: la Carrarese del secondo tempo non avrebbe comunque potuto produrre la stessa intensità dei primi quarantacinque minuti di gioco, dunque la velocità di Latte Lath sarebbe comunque stata funzionale proprio nella ripresa (con avversari più stanchi) più che dall'inizio. Però è un fatto che l'ivoriano di scuola Atalanta mette in campo proprio le qualità per le quali Javorcic decide di lanciarlo nella mischia. Subito un "giallo" per Ermacora" e poi tante accellerazioni, compreso un filtrante davvero pregevole per il gol (poi annullato per presunta posizione irregolare) di Kolaj. Lo stesso discorso vale per le Noci: non ci sarà più la brillantezza, non ci saranno più i novantaminuti nelle gambe, ma la presenza (letale) nelle mischie in area piccola e nei frangenti decisivi c'è sempre. E nei tabellini non ci vanno nomi a caso. JAVORCIC: 42 ANNI E UNA PANCHINA...D'ORO

L'intensità della prima frazione nel segno di Foresta (Carrarese): Pro Vercelli? Dimenticata! Poteva essere questo il titolo da mandare in stampa qualora una partita fosse magicamente durata un solo tempo. I toscani sono entrati bene in campo: aggressivi, concentrati, tutti con l'animus pugnando che è il marchio di fabbrica del capitano dei gialloblu. Sì, la personalità di Foresta, a centrocampo come in occasione della rete di Marilungo propiziata proprio da un legno colto dal mediano calabrese, è stato il tratto caratterizzante dei primi quarantacinque minuti di gioco completamente appannaggio dei marmiferi. L'obiettivo sarà ora quello di prolungare gli effetti positivi di questa piacevole alchimia per tutti i novanta (ops: novantaquattro) minuti di gioco. Altre note incoraggianti, al di là di un risultato che lascia l'amaro in bocca: il primo gol in maglia gialloazzurra di Guido Marilungo, chiamato al riscatto sotto le Apuane dopo due annate difficili e il positivo ritorno di Pasciuti (almeno due conclusioni pericolose), la cui assenza in queste settimane si è fatta sentire in termini di esperienza e duttilità. LA CARRARESE CHE I SUOI TIFOSI VORREBBERO SEMPRE 

FLOP:

Castelli-Parker (Pro Patria): primo tempo molto difficile per i bustocchi, soprattutto per i suoi avanti. Un po' perché male innescati da lanci senza troppo costrutto (un paio di Lombardoni, vincitore di questa speciale classifica...al contrario), un po' per demeriti propri. L'anglo-italiano ha l'onore di inaugurare la lunga lista di ammoniti e, dopo il "giallo", rischia più volte una replica letale; l'ex-Villareal produce quarantacinque minuti di gioco impalpabili e la sua sostituzione all'intervallo non appare come una sorpresa. Ma è una Pro Patria che ha tante risorse: una panchina lunga, eterogenea, capace di alternare i nomi via via alla ribalta. E' così che si ottengono 31 punti, un buon bottino per festeggiare (oggi sono 42) il compleanno del tecnico Ivan Javorčić. QUARANTACINQUE MINUTI DI AFFANNO

Un secondo tempo non giocato (Carrarese): generalmente si assistono a brutti primi tempi e secondi tempi garibaldini frutto, probabilmente, di lavate di capo negli spogliatoi. Accade più di rado il contrario. Ma ciò che è straordinario diviene normale vita quotidiana se ti chiami Carrarese. Primo tempo di assoluto livello, non tanto per le conclusioni quanto per l'intensità messa in campo, con la pressione sui portatori di palla a bloccare sul nascere qualsiasi ragionamento bustocco. Una delle migliori Carrarese di stagione, senza dubbio. Poi una ripresa ruvida, nervosa in panchina ancora prima che in campo: siamo sicuri che l'irrequietezza dello staff tecnico (oggi è stato il turno del vice di Baldini, allontanato dal terreno di gioco), a volte, non abbia effetti controproducenti nell'atteggiamento della squadra? Le occasioni si fanno sempre più rare, i ripiegamenti più frequenti. Il gol annullato era segno premonitore. No, quel gol al novantaquattresimo non è solo opera della sfortuna, anche perché Le Noci, in quel tipo di situazione, dovrebbe essere sempre uno degli uomini più attenzionati. E ha calciato sostanzialmente indisturbato. CARRARESE DOUBLE-FACE. MA L'ULTIMA IMPRESSIONE E' SEMPRE QUELLA CHE RESTA IN MENTE