Fano, Alessandrini: "Io sotto esame, non i giocatori. Sento mia la C"

05.12.2019 12:20 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Fano, Alessandrini: "Io sotto esame, non i giocatori. Sento mia la C"
TMW/TuttoC.com
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Marco Alessandrini è tornato sulla panchina del Fano dopo l'esonero di Gaetano Fontana e si è presentato in una lunga conferenza stampa, riportata dai canali ufficiali del club: “E’ una scelta non priva di pensamenti e valutazioni perchè è una situazione precaria. Non sto qui a giudicare di chi siano le colpe, nella vita bisogna guardare avanti, quello che è stato è passato e non serve a niente. Con tutta onestà devo dire che avevo visto il Fano e mi aveva dato una bella impressione ed il merito è dell’allenatore che c’era prima che ha cercato di dare una mentalità e di avere un gioco propositivo. Però quando le cose non funzionano – a volte è capitato anche a me – succedono questi avvenimenti. Questa situazione agli occhi di tutti è chiara, difficile, ma è altrettanto vero che un allenatore vive di queste situazioni, di scommesse, di elementi che vorrebbe riuscire a cambiare. Mi è già successo anche in Serie C; nonostante qualcuno dica che ho fatto solo la D, in realtà per vent’anni ho fatto il professionismo e queste situazioni mi sono già capitate. Ma è altrettanto vero che quando si subentra bisogna cercare di lavorare nel modo giusto. Come ho sempre detto, solo attraverso un lavoro quotidiano, guardando molto più in là della partita che è vicina e lavorando sui concetti alla base del calcio, si può trovare la strada giusta. Ciò non significa che l’allenatore precedente non avesse insegnato i concetti, ma un tecnico ha una visione propria pur attuando le stesse cose. Io mi devo attenere alla mia esperienza, alle mie capacità, ho delle nozioni in cui credo e cercherò di trasmetterle ai giocatori per cercare di risolvere parecchi grattacapi. Mancano 21 partite: numericamente sono tante ma concretamente c’è possibilità di lavorare sulle basi.

Il mio cammino è cominciato da pochi giorni ed ho svolto solo tre allenamenti; sto cominciando a conoscere il gruppo e ad integrarmi. Ogni squadra è composta da tanti giocatori ed ogni giocatore ha tante aspettative perciò in questo momento non sono loro ad essere sotto esame ma lo sono io. Sarà mio compito infondere fiducia, ridare delle certezze e sicurezze alla squadra. In questo momento ci sono delle defezioni anche importanti nella squadra e non sono agevolato, però attraverso l’impegno penso che si possano raggiungere tanti obiettivi. Il perché della scelta? Questa C1 me la sento un po’ mia. Non dico sia un atto d’amore, però mi sono sentito molto preso da questa situazione perché insieme a tutte le componenti ho partecipato in modo tale che il Fano fosse in C1. Capisco che ci siano tante difficoltà, l’ambiente in questo momento non può essere contento, però io sono sicuro e convinto che alla fine riusciremo ad ottenere qualcosa di positivo. Fare programmi adesso è difficile perché a me interessa la partita di sabato. E’ normale che non puoi chiedere al pubblico di stare vicino alla squadra, però cercheremo di avere l’attenzione necessaria affinché ci sia accanto, faremo di tutto in modo che ci siano vicino. Io ho solo una medicina: metterci tanta passione e tanto cuore proprio per i motivi che ho detto prima e sono convinto che a distanza la squadra possa risolvere tanti problemi”.