Marzeglia e quel feeling mai sbocciato con la C. E' addio con la Giana

19.10.2018 21:20 di  Claudia Marrone  Twitter:    vedi letture
Marzeglia e quel feeling mai sbocciato con la C. E' addio con la Giana
TMW/TuttoC.com
© foto di Francesco Inzitari/ILoveGiana

Un po' come quando nasci George Best, genio e sregolatezza, ma lo palesi prima di diventare George Best.
Perché, parliamoci chiaro, Adriano Marzeglia avrebbe potuto essere un astro del calcio italiano, avrebbe potuto cavalcare ben altre onde, ma quel feeling con il calcio professionistico ha sempre faticato a sbocciare. 
La carriera tra "i grandi" dell'attaccante inizia nel gennaio 2006 quando, dopo la trafila nelle giovanili del Milan, passa al Lecco, per poi approdare, l'anno dopo prima al Rovigo e poi alla Carrarese, dove chiude nel giugno 2007. C'è poi il primo anno di Serie D, ma nel campionato 2008-2009 il classe '86 veste la maglia del Gallipoli, nell'allora C1. Poi anni tra i Dilettanti e addirittura l'Eccellenza, categorie che con quel talento c'entrano ben poco, ma nel 2015-2016 la svolta, a suon di gol (23 per l'esattezza) trascina il Piacenza in Lega Pro, e nell'annata seguente veste la maglia del Renate. Un solo anno in nerazzurro, poi il passaggio al Rezzato. Ambiziosa compagine, sì, ma della Serie D.

A dicembre dello scorso anno, però arriva il Ravenna, con il quale si saluta a fine giugno. Pochi giorni dopo la Giana Erminio, l'occasione che, visti anche i 32 anni, sa un po' di ultimo treno per il riscatto. Ma non c'è niente da fare, arriva la rescissione.
Eloquenti le parole del tecnico biancazzurro Bertarelli, di qualche settimana fa: "Ho parlato con lui, doveva essere un punto fermo della squadra, in questo momento non lo è. Sta a lui dimostrare in allenamento e conseguentemente nelle partite cosa è capace di fare. Quando si fa mercato, uno ha delle idee, però devono essere concretizzate con i fatti, questo non vale solo per lui ma anche per gli altri, per me non è un caso, il posto bisogna guadagnarselo".