Padova, Valentini: "Noi narcisisti? No, sarei preoccupato altrimenti"

25.11.2020 21:10 di  Giacomo Principato   vedi letture
Padova, Valentini: "Noi narcisisti? No, sarei preoccupato altrimenti"
TMW/TuttoC.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Conferenza di metà settimana in casa Padova con protagonista il difensore Nahuel Valentini. Nel suo intervento l'ex Ascoli parte dalla sconfitta di Salò contro la Feralpi per poi analizzare i punti su cui i biancoscudati devono migliorare: "Peccato per il risultato, abbiamo voglia di reagire. La partita abbiamo difficoltà a spiegarla, andare in vantaggio al 70° e prendere 3 gol in 20 minuti… ci manca qualcosa per fare il salto di qualità. Cosa? Una squadra si costruisce nel tempo, abbiamo iniziato bene, abbiamo fatto un filotto di partite, poi siamo due squadre che possono giocare, è questione di conoscersi e sapere le giuste dinamiche tra di noi, per tirar fuori qualcosina in più. Un po’ narcisisti? Dopo un gol fatto i primi 5 minuti sono quelli dove ti devi far “sentire”. Non è un discorso di narcisismo, sarei preoccupato altrimenti. In Serie C devi lottare e non si vince facilmente, è un discorso che ci ha preso alla sprovvista questo gol. E’ come abbiamo reagito dopo che dobbiamo migliorare. Ci tengo tanto a questo progetto e alla squadra, mi esce il sangue argentino ogni tanto, soprattutto quando sei fuori e puoi “esprimerti” meglio.

Io cerco di dare il mio contributo dal punto di vista caratteriale. Noi ora dobbiamo reagire, dimostrare soprattutto a noi stessi, che abbiamo grandi valori caratteriali da mettere a disposizione della squadra. Le partite non sono mai uguali, in questa gara il primo tempo la gara era in equilibrio, non è una questione che in trasferta siamo meno aggressivi, con il Covid sembra di giocare sempre nello stesso luogo non essendoci pubblico. Non siamo stati bravi a gestire il vantaggio (venuto senza tante occasioni da gol), non lo abbiamo tenuto stretto, d’ora in poi non deve più succedere, dobbiamo farne tesoro. Il gol del pareggio? In un gol ci sono sempre 3-4 errori, li abbiamo tutti corso un po’ di più della posizione dove dovevamo stare, io ho tagliato sulla punta, l’abbiamo analizzata con il mister, in quel momento della partita dobbiamo dare delle indicazioni giuste, ma dall’altra parte c’è stato un gran cross e nemmeno lui sa come l’ha presa di testa. Quando a volte ci sono quelle palle giuste, e l’attaccante nel momento giusto, ci sta prendere il gol. E’ la reazione che non è stata adeguata. Il rigore? Dalla mia posizione non ha toccato il giocatore, dall’angolatura dell’arbitro ci ha detto di si, non mi piace commentare questi episodi".