Canonico: "Bisceglie, dopo 10 anni arrivato a punto di non ritorno"

27.02.2020 19:40 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Canonico: "Bisceglie, dopo 10 anni arrivato a punto di non ritorno"
TMW/TuttoC.com
© foto di Giuseppe Scialla

Nicola Canonico, patron del Bisceglie, si è confessato ai colleghi di giornalerossoblu.it per parlare di un suo possibile impegno nel Taranto, ma soprattutto per spiegare la situazione attuale nel club nerazzurro: “A Taranto vengo spesso con piacere a trascorrere qualche giornata, è una città affascinante - ammicca. - Anche Bisceglie è un luogo pittoresco: però, per quel che concerne la materia calcistica, dopo dieci anni sono arrivato ad un punto di non ritorno, privato degli stimoli”.

Le sue dimissioni sono ufficializzate a fine ottobre: “Sono attualmente il presidente, perché queste sono società di capitali che non possono essere cedute a nessuno. Ho mantenuto l’impegno di completare il campionato, onorando i pagamenti che bisogna effettuare in C, competizione ancora più onerosa della D, ma è evidente che io, a fine anno, o non iscriverò la squadra se nessun imprenditore dovesse farsi avanti, o la cederò gratuitamente se dovesse presentarsi”. Un’occasione per raccontare: “C’è un detto calcistico che recita così: “I presidenti vanno e vengono, la società rimane”. E’ vero, non posso affermare il contrario: penso di aver compiuto un miracolo calcistico. Dopo tanti anni di Eccellenza, ho rilevato il Bisceglie e l’ho condotto in C. Ricordo l’emozione della festa promozione, ho provato a spiegarlo a qualche amico: conquistare quel traguardo è stato inimmaginabile. Con le dovute proporzioni, equivale ad acquisire un club, proiettarlo nella massima categoria e fargli disputare la Champions”.

Le piazze importanti comportano rischi sicuramente elevati, ma se si opera bene regalano benefici incredibili - confessa ancora l’imprenditore barese- Potenzialmente si innesca un meccanismo in grado di produrre tanto, programmando in maniera coerente. E’ inevitabile incassare le contestazioni, qualora le sorti dovessero essere negative. Nel calcio non esiste la riconoscenza. Per me è una certezza: dopo aver vinto tanto, aver fatto divertire i sostenitori del Bisceglie, si è dimenticato tutto al cospetto di un’annata iniziata male. Da ottobre ho annunciato il mio disimpegno, mi sono messo da parte, ho provato attivamente a cedere il titolo, non ho più stimoli per continuare”.