Top & Flop di Rende-Rieti

12.12.2018 23:05 di  Gabriele De Bartolo   vedi letture
Gondo, TOP Rieti
TMW/TuttoC.com
Gondo, TOP Rieti
© foto di Federico Gaetano

È finito 2-1 il combattutissimo match tra Rende e Rieti, appena concluso allo stadio Lorenzon. Una partita che sulla carta dava il vantaggio del pronostico alla formazione di casa e che tuttavia è terminata in grande bagarre per il pareggio. Alle già numerose assenze  della formazione di Modesto, si è aggiunta nel pre gara quella di Sabato, che ha lamentato un infortunio durante il riscaldamento. Formazione dunque estremamente rimaneggiata in difesa con Blaze aggiunto nel terzetto insieme a Germinio e Maddaloni: è una delle chiavi del match che equilibreranno la gara. La partita inizia a ritmi particolarmente spezzettati dalle numerose interruzioni da una parte e dall'altra. Il Rende terminerà il primo tempo in vantaggio grazie ad una rete in mischia di Awua con una deviazione di piatto dall'area piccola durante un'azione convulsa. Tuttavia, la sensazione al termine dei primi 45 minuti è quella dell'equilibrio. Nel secondo tempo il Rieti sale di giri e pressa a più non posso gli avversari. Al minuto 62, Gondo si invola con un controllo in corsa verso la metacampo avversaria, sorpassando in dribbling il difensore avversario Germinio: l'opposizione del difensore biancorosso vale per l'arbitro il secondo giallo. In 10 contro 11 il Rende però continua a tenere botta e nonostante l'inferiorità numerica cerca comunque di impostare le manovre offensive con il suo tridente. Al minuto 68', Vivacqua esegue un dribbling accentrandosi dalla destra e seminando il panico tra i difensori del Rieti. Il sospetto tocco di Palma in area di rigore per l'arbitro è sufficiente per assegnare il penalty, che sarà lo stesso Vivacqua a trasformare: è la rete del 2-0 per il Rende. Due minuti più tardi, però, quando tutto sembrava ormai morto per il Rieti, ecco la gemma della partita. Cedric Gondo stoppa di petto un pallone e prova una bellissima rovesciata con parabola discendente: è una delle reti più belle della stagione fino a questo momento e sancirà non soltanto il gol del Rieti ma anche una rinnovata riscossa della formazione sabina. Gli assalti finali risulteranno comunque infruttuosi, vista anche la grande caparbietà dimostrata dalla difesa biancorossa, oggi messa alla prova da 90 minuti di sofferenza. 
Vediamo dunque chi è stato il migliore ed il peggiore del match.


TOP:


Awua (Rende): condisce col gol una prestazione convincente in entrambe le fasi di gioco. Dimostra di essere uno dei giocatori più in forma nello scacchiere di Modesto. Un po' impreciso nei passaggi, compensa con la grande corsa che mette a disposizione della squadra quando c'è da recuperare la sfera o pressare gli avversari. TUTTOFARE


Gondo (Rieti): dopo la doppietta con la Paganese entra in campo con una serenità superiore che gli consente di giocare la palla con grande sicurezza. Nel primo tempo avrebbe l'opportunità di siglare il vantaggio sabino ma Savelloni fa un miracolo: in quell'occasione Gondo era arrivato al tiro al termine di un grande lavoro col fisico nei confronti dei difensori avversari. Ma il capolavoro è nel secondo tempo: una rovesciata immaginifica, difficile anche solo da pensare. Il gol spiega molto del suo attuale stato di forma, in cui oltre le buone giocate sta facendo vedere una grande personalità. STRATOSFERICO


FLOP:


Germinio (Rende): orfano di Minelli e Sabato, soffre le iniziative offensive avversarie con una serie di falli utili soprattutto a terminare preventivamente le iniziative dei sabini. Il secondo giallo non è infatti del tutto immeritato e si poteva evitare con un po' di pazienza. La sua preventiva uscita ha rischiato di mettere in seria difficoltà il Rende. NERVOSO


Nessuno nel Rieti: nonostante la sconfitta, non ci sono vere e proprie individualità da bocciare per la squadra sabina. La difesa continua a subìre gol, tuttavia quest'oggi è stato necessario un rigore abbastanza dubbio per fare aumentare il parziale in favore degli avversari. Particolarmente importante, invece, la tenuta mentale dimostrata dai giocatori di Chéu, che a differenza di altre occasioni hanno lottato senza sosta contro la seconda formazione in classifica fino all'ultimo minuto. Peccato per la mancanza di malizia anche in difesa, dove alcune situazioni devono essere gestite, evidentemente, con più qualità. SFORTUNATI