Catanzaro, un girone da record. Le Aquile volano alto, ora bisogna tenere il ritmo

20.12.2022 00:00 di  Dario Lo Cascio  Twitter:    vedi letture
Catanzaro, un girone da record. Le Aquile volano alto, ora bisogna tenere il ritmo
© foto di TC

Si chiude il girone d'andata di Serie C e una squadra sta sorprendendo in assoluto più di tutte. A Catanzaro l'entusiasmo è alle stelle. E non potrebbe essere altrimenti. Certo, gli ingrendienti alla vigilia del torneo c'erano tutti, ma in pochi pensavano che le Aquile potessero volare così in alto alla metà del campionato. 

In 19 partite sono arrivati 51 punti, è il record assoluto per la Serie C nel girone d'andata. Ma a impressionare sono anche tutti gli altri numeri di contorno. Appena tre pareggi e poi ben 16 vittorie, con 55 gol realizzati e solamente 8 incassati. Sono sedici i marcatori dei giallorossi, con i bomber Iemmello e Biasci a trascinare gli altri. 

"Noi dobbiamo continuare sulla nostra strada, dobbiamo pensare solo a noi stessi e alla partita che dobbiamo fare". Mister Vivarini giustamente tiene l'ambiente con i piedi per terra. Anche perché, nonostante i record, come sottolineato nella stessa conferenza stampa del tecnico, il Crotone è dietro di soli 6 punti. Un margine che non può certo essere definito "di sicurezza". Il Catanzaro quindi sarà chiamato alla conferma nella seconda metà del torneo e lì si capirà veramente dove questa squadra può arrivare. 

Certo, dei giallorossi abbiamo già detto e ridetto anche su questi lidi. È la parte bella di una Serie C che sta vivendo un momento a dir poco interlocutorio. La bocciatura del format proposto da Francesco Ghirelli ha provocato le dimissioni del presidente. Sono state le cosiddette big a votare in maniera contraria. 

L'idea di Ghirelli, per quanto audace e sicuramente con una volontà di rinnovamento della categoria, onestamente è apparsa un passo troppo ampio in uno sport che fa fatica ad assimilare novità. Non opposizione, attenzione, vedi la tecnologia, ormai pressoché irrinunciabile. Ma creare dei gironi così eccezionalmente spezzettati, 6 da 10 squadre e poi un intricato sistema di "post season", azzardiamo a dire sembra un tantino troppo cervellotico. 

Spezzare la tradizione non è semplice. Si può e si deve fare, per puntare al meglio. Ma, osiamo ulteriormente, questa proposta era fin troppo "coraggiosa" e all'avanguardia per poter sperare di ottenere un favore trasfersale e ampio.