Foggia scatenato: 9 colpi in arrivo! Avellino, De Vito sa come si fa. A Trieste si riaccende l’entusiasmo...

14.07.2022 00:10 di Nicolò Schira Twitter:    vedi letture
Foggia scatenato: 9 colpi in arrivo! Avellino, De Vito sa come si fa. A Trieste si riaccende l’entusiasmo...
TMW/TuttoC.com

Il Foggia vuole candidarsi a una stagione da grande protagonista della Serie C. Il vulcanico presidente Nicola Canonico vuole scacciare il fantasma di Zeman che aleggia sempre nella Capitanata con l’allestimento di una squadra che possa fare un campionato di vertice. Ecco perché la panchina è stata affidata a un allenatore vincente in categoria come Roberto Boscaglia. In arrivo nei prossimi giorni ben 9 innesti: dal cavallo di ritorno Oliver Kragl ai fedelissimi del tecnico Jacopo Dall’Oglio e Michele Somma dal Palermo passando per Nicolo Fazzi (Messina), Giovanni Di Noia (Perugia) più due elementi in uscita dalla Ternana come Diego Peralta e Nello Salzano fino a due svincolati di lusso come Moses Odjer (ex Palermo) e Andrea Schenetti (ex Entella). Trattative molto ben avviate e che regalerebbero al club rossonero un’ossatura molto interessante. Ed è solo l’inizio...

Sui social e nel mare magnum del web si può leggere e ascoltare di tutto, ma tante volte servirebbe soltanto un po’ di pazienza. Abbiamo riscontrato una eccessiva impazienza in quel di Avellino verso le mosse di mercato del club biancoverde e un’eccessiva ricerca spasmodica verso nomi da copertina. Una politica che tra l’altro nell’ultimo anno non ha pagato ed è stata fallimentare. Qualche calibro importante serve ed è necessario e arriverà (magari ad agosto quando qualche elemento in uscita dalla B accetterà di scendere di categoria), ma nella terza serie si vince con la fame e i ragazzi emergenti. È sempre stato così vedi anche nell’ultima stagione il Sudtirol imporsi sul Padova o ai Playoff il Palermo trionfare nonostante una rosa inferiore a Padova, Catanzaro o Reggiana. L’Avellino di Rastelli quando vinse la C ci riuscì con gli Arini che erano giocatori affamati e non reduci da carriere importanti ma declinanti. Tradotto: il ds Enzo De Vito seguirà il copione che lo vide riportare i Lupi dalla D a una semifinale promozione per andare in Serie A. E allora largo ai vari Garetto, Guadagni, Franco e Moretti (che sia un nuovo Izzo?) e alla voglia di scalare le categorie di un tecnico come Taurino che ha fatto la gavetta. In C le figurine non pagano e affossano solo i conti dei club...

A Trieste ne avevano bisogno. Una ventata di ottimismo ed entusiasmo dopo mesi difficili nei quali addirittura era stata paventata una possibile non iscrizione. Basta spese eccessive ma largo a giovani talenti da affiancare a certezze di categoria. Insomma, il classico giusto mix per provare a sognare. Il principale fautore dell’aria nuova che respira nella città giuliana è il nuovo presidente Simone Giacomini. Un giovane imprenditore che anche in epoca Covid ha saputo distinguersi ed emergere con la sua Stardust. Tanti progetti innovativi social e web (con una possibile puntata nel Metaverso con gli NFT...) in cantiere per fidelizzare i tifosi, creando un tutt’uno tra pubblico e squadra. Una vicinanza possibile grazie ad alcune iniziative che sarebbero già pronte per essere realizzate nel corso dei prossimi mesi. A partire dall'inizio del campionato ne vedremo delle belle. Tante le novità che comunque hanno già investito la società: la comunicazione è stata affidata a un noto giornalista, scrittore e autore televisivo come Gabriele Parpiglia che in questa sua prima avventura calcistica avrà al suo fianco il riconfermato Emilio Ripari, mentre nell’area tecnica ci sarà Simone Farina al fianco del direttore generale Giancarlo Romairone, quest’ultimo una garanzia per la categoria e caratterizzato dal giusto spirito di rivalsa. E se il buongiorno si vede dal mattino, il poker di innesti iniziale rappresenta un benvenuto di tutto rispetto: Mastrantonio (classe 2004), Furlan, Galliani (tra i migliori centrali dell'ultima Serie D) e Adorante sono molto interessanti e vantavano diverse pretendenti. Intrigante pure la scelta di affidare la panchina ad Andrea Bonatti, un martello "alla Conte" l’avevano ribattezzato dalle parti della Continassa. Dopo il bel ciclo in Primavera con la Juve ha scelto di rimettersi in gioco a Trieste. Anche per lui quella al Nereo Rocco rappresenta una grande occasione per spiccare il volo. Giovani, affamati e ambiziosi: i protagonisti della nuova Triestina vanno tenuti d’occhio...