Il dato è tratto - Annate a confronto: applausi per la Casertana, delusione Torres

Il dato è tratto - Annate a confronto: applausi per la Casertana, delusione Torres
Oggi alle 00:00Il Punto
di Matteo Ferri

Il girone d’andata della Serie C è andato in archivio in concomitanza con l’ultimo turno del 2025. Vicenza nel girone A, Ravenna nel B e la coppia Catania-Benevento si sono laureati campioni d’inverno con l’auspicio di rimanere lassù anche il prossimo 26 aprile, data dell’ultimo turno della stagione regolare. La sosta natalizia ci permette di comparare i rendimenti delle squadre ad un anno di distanza. Piccola nota metodologica, causa esclusione del Rimini, nel girone B i dati presi in esame si fermano alla 18esima giornata mentre nel C sono stati calcolati i punti comprensivi di quelli eventualmente conquistati contro Taranto e Turris, regolarmente (per usare un eufemismo) in campo per tutto il girone d’andata ed estromesse solo in quello di ritorno con conseguente annullamento di tutti i risultati maturati nella stagione. I punti calcolati sono quelli effettivamente raccolti sul campo, senza tenere conto delle penalizzazioni. Escluse dall’analisi Juventus Next Gen e Atalanta U23, lo scorso anno alle prese con gironi diversi rispetto agli attuali.

Il podio in positivo non lo occupa nessuna delle attuali prime in classifica ma è spartito equamente dai tre gironi: in vetta c’è la Casertana con un saldo favorevole di ben 15 punti. La squadra di Coppitelli, che quest’anno può aspirare anche al ruolo di outsider in mezzo alle grandi corazzate del raggruppamento meridionale, un anno fa girava a quota 20, con appena tre vittorie (una delle quali col Taranto) per poi chiudere la stagione, dopo due cambi di allenatore, a 32, meno di quanti ne abbia ora. Un piccolo riscatto personale anche per il tecnico romano che, nella sua prima e unica esperienza in Serie C in carriera (Imolese 2019/20) venne silurato dopo appena sei partite di campionato e senza successi all’attivo. Secondo posto per il Lecco, che per larghi tratti della scorsa stagione ha temuto per la seconda retrocessione consecutiva salvo poi trovare in Federico Valente l’uomo della provvidenza. Il tecnico italo-svizzero, chiamato al capezzale di una squadra in grandissima difficoltà, ha gettato le basi nel tratto finale dello scorso campionato (17 punti in 13 partite e salvezza diretta raggiunta in anticipo), alzando in maniera netta la media punti per partita in questo campionato, passata da 1,31 a 1,89 e riportando i blucelesti a lottare per i primi posti. Chiude il podio l’Ascoli, che ha chiuso l’era Pulcinelli con un’annata estremamente deludente e che lo scorso anno, dopo 18 giornate, si ritrovava al dodicesimo posto e con due allenatori (più il traghettatore Ledesma) succeduti sulla panchina bianconera. Con Passeri alla presidenza e Tomei alla guida della squadra, i marchigiani hanno raccolto 13 punti in più e stanno dando vita ad un appassionante stallo alla messicana con Ravenna e Arezzo per la prima posizione. Gli amaranto toscani finiscono fuori dal podio ma vantano un +11 rispetto allo scorso anno, dietro al Catania (+12). Sono queste cinque le uniche squadre con un saldo positivo a due cifre.

Il girone B vanta due rappresentanti nella poco invidiabile classifica del passo del gambero. Sono 13 i punti in meno raccolti dalla Ternana, che è stata a lungo l’unica rivale credibile della Virtus Entella e poi si è vista sfuggire la B nella finale playoff. Ai rossoverdi di Liverani vanno riconosciuti gli alibi di un’estate – e di un autunno – tutt’altro che serena, tra rischi concreti di non iniziare la stagione, cambi di proprietà e una situazione societaria decisamente poco limpida che gli attuali proprietari stanno tentando di sbrogliare. Nessun alibi, invece, per la Torres. I sardi hanno salutato senza troppi rimpianti Alfonso Greco, il tecnico che nelle ultime due stagioni aveva condotto i rossoblù stabilmente nei piani altissimi della classifica per affidarsi a Michele Pazienza, poi esonerato dopo 12 partite e appena 7 punti. Il ritorno di Greco sta portando qualche frutto ma i sardi hanno comunque 21 punti in meno rispetto ad un anno fa. Completa il podio, al secondo posto, il Picerno e ritroviamo Francesco Tomei in questo editoriale. Se l’Ascoli ha fatto un prodigioso balzo in avanti con il tecnico pescarese, i lucani sono sprofondati dopo averlo salutato la scorsa estate: -14 e ultimo posto in classifica per una squadra che girava al sesto posto al termine del girone d’andata del 2024. Neanche l’arrivo di Valerio Bertotto ha cambiato l’inerzia di un cammino estremamente deficitario e, a conti fatti, la scelta di separarsi dal Giugliano alla fine dello scorso campionato non ha portato bene né all’ex capitano dell’Udinese né ai tigrotti campani che, con -12, si sistemano appena fuori dal podio.