INTERVISTA TC - Arezzo, Pissardo: "Qui grazie anche a Marco Sala"

17.03.2020 19:00 di  Giacomo Principato   vedi letture
INTERVISTA TC - Arezzo, Pissardo: "Qui grazie anche a Marco Sala"
TMW/TuttoC.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'emergenza Coronavirus ferma i campionati. Salute al primo posto, com'è giusto che sia, e adesso il prosieguo della stagione è incerto. La Serie C potrebbe andare incontro a un finale inaspettato, un colpo di scena che nessuno aveva messo in conto. Prova ad essere ottimista Marco Pissardo, energia da vendere e voglia di emergere al servizio di un Arezzo che nel Girone A vuole giocarsi le proprie carte nei playoff da mina vagante. “Per me il campionato in qualche modo verrà portato al termine – dichiara nell'intervista a TuttoC.com -. Tra noi professionisti sicuramente, ma penso ciò avverrà anche nei dilettanti. Non si possono annullare gli sforzi sul campo, soprattutto di chi ha in tasca il proprio obiettivo”.

Siete stati stoppati nel momento migliore della stagione. Dopo un inizio altalenante avete trovato i giusti equilibri e siete in piena zona playoff.

Questo è l'unico rammarico, eravamo in un ottimo momento. Venivamo dalla prima vittoria esterna e dal pareggio di Monza. Sicuramente alla ripresa ci faremo trovare pronti”.

Un periodo di forma positivo anche per lei, a Monza il risultato positivo è arrivato anche per merito delle sue parate.

E' stata una partita in cui ho dato una mano, ma il risultato ottenuto non è solo merito mio. Tutto quello che sta venendo fuori è frutto del lavoro cominciato a inizio anno. Sto sbagliando poco, anche se c'è stato un periodo in cui prendevamo sempre goal e non è stato piacevole. Così ho continuato a impegnarmi, in attesa che il mio momento arrivasse. In effetti ho sempre fatto le mie prestazioni, anche se con pochi interventi. Dati alla mano siamo una squadra che subisce poco, sebbene abbia incassato qualche rete di troppo”.

Come si sta allenando in questo periodo?

Non giocando da un bel pezzo, con la testa ho completamente staccato dal calcio. Seguo comunque i programmi dati dal preparatore e vado a correre, ovviamente da solo. Non è però come allenarsi sul campo, qui non hai la stessa voglia e concentrazione”.

Facciamo un passo indietro. Non è il primo giocatore a trasferirsi dall'Inter all'Arezzo, a precederla c'è tra gli altri Marco Sala che lei conosce bene.

Nel momento in cui il mio procuratore mi ha informato dell'Arezzo ero al centro commerciale, lì ho trovato Marco Sala. Ho chiesto consiglio a lui e quello che mi ha detto si è rivelato tutto giusto: qua non manca veramente niente, è tutto al top”.

Ha giocato con Radu e Di Gregorio, due colleghi rispettivamente in Serie A e B. L'obiettivo è raggiungerli?

Con loro facevo il gregario, ero il terzo portiere delle giovanili di quell'Inter. Si sapeva già che Radu sarebbe arrivato in Serie A, non mi meraviglia vederlo lì. Lo stesso vale per Di Gregorio, l'ho visto allenarsi tutti i giorni e sapevo che avrebbe fatto grandi cose. È stato sfortunato nel trovarsi Radu davanti e come me dovrà fare tutta la gavetta”.

Una gavetta cominciata col Varese in Serie D, per poi passare lo scorso anno al Monopoli e adesso in Toscana. Pensa già al prossimo step?

Nei primi giorni dall'arrivo a Varese pensavo che la mia avventura calcistica fosse già finita, pensavo di non aver fatto bene il mio lavoro. E invece quell'anno si rivelò formante, mi ha dato tantissimo. Sono poi tornato in Primavera, dopodiché la prima esperienza tra i professionisti al Monopoli dove mi sono trovato veramente bene conoscendo già il calcio dei grandi. Quest'anno sono rimasto in Serie C perché volevo giocare con continuità, l'ho preferito a fare il secondo o terzo in Serie B. Ho scelto, tra le tante, Arezzo perché è la società che mi ha convinto più di tutte. L'obiettivo personale, non lo nascondo, è l'approdo in Serie B, ma al momento sono un tesserato amaranto e penso a far bene qui”.