INTERVISTA TC - Cangelosi: "Pronto a mettere in pratica le mie idee"

09.08.2022 14:30 di  Marco Pieracci  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Cangelosi: "Pronto a mettere in pratica le mie idee"

Un binomio quasi indissolubile con Zdenek Zeman durato oltre trenta anni e ora l'ambizione di intraprendere una nuova esperienza professionale da allenatore in prima. Vincenzo Cangelosi, storico vice del boemo, si racconta ai microfoni di TuttoC.com.

Com’è nato il rapporto con Zeman?
"Il mio rapporto con Zeman nasce nel 1974, quando a undici anni andai a fare un provino nel settore giovanile del Palermo. Con il passare degli anni ci siamo conosciuti e, sapendo della mia passione per il ruolo da allenatore, nel 1989 mi ha portato con lui a Foggia al primo anno di serie B. Da allora non ci siamo più separati".

Cosa le hanno insegnato questi anni al fianco del mister?
"Lavorare 33 anni al suo fianco è stato come intraprendere un percorso di studi; nel tempo sviluppi tante dinamiche e crescendo riesci a capire quanto sia complicato fare questo mestiere. Sicuramente comunque ho imparato tantissimo, direi tutto da lui,  avendo avuto la fortuna di seguirlo sin da quando era giovanissimo".

A quale delle tante esperienze è maggiormente legato?
"Sono legato a tutte le piazze dove ho allenato. Ogni città mi ha regalato qualcosa di positivo che ha contribuito ad accrescere il mio bagaglio d’esperienza". 

Qual è giocatore più forte allenato e chi invece si è perso per strada?
"Totti è il giocatore più forte che io abbia allenato. Nel corso degli anni si sono alternati tantissimi giocatori, ognuno dei quali è riuscito ad esprimere le sue potenzialità, chi più chi meno, durante la sua carriera".

Cosa si aspetta nel passaggio da vice a tecnico in prima?
"Nonostante abbia lavorato tantissimi anni come vice allenatore, fare il tecnico in prima è stata sempre la mia aspirazione. Dopo tutti questi anni, adesso sono pronto ad affrontare questo passaggio, le responsabilità fra i due ruoli sono diverse ma allo stesso tempo mi piacerebbe mettere in pratica le mie idee. Spero, presto, di avere la possibilità di farlo". 

Il 4-3-3 sarà anche il suo modulo di riferimento?
"Sicuramente è il l modulo che conosco meglio, ma ritengo che la cosa più importante sia dare un’idea e un’organizzazione alla squadra, in maniera che i giocatori sappiano esattamente cosa fare in campo. Nel calcio esistono delle basi a prescindere dal modulo che si attua, è fondamentale riuscire a trasmetterle in modo chiaro".

Che campionato di Serie C vedremo?
"In attesa delle decisioni del Consiglio di Stato e non conoscendo la composizione dei gironi, fare un pronostico è difficile. Sicuramente i tre gironi avranno le loro squadre favorite e ci saranno, come ogni anno, delle squadre sorpresa. Pur mancando piazze importanti come Bari e Palermo, sarà in ogni caso un campionato avvincente".