INTERVISTA TC - Foschi: "Casertana-Viterbese? hanno perso tutti"

24.12.2020 07:30 di  Stefano Scarpetti   vedi letture
Luciano Foschi
TMW/TuttoC.com
Luciano Foschi
© foto di Federico Gaetano

Luciano Foschi tecnico in attesa di una chiamata con un passato nelle panchine di Renate, Livorno e Ravenna fra le altre è intervenuto ai microfoni di Tuttoc.com per dare il suo contributo sui tempi più "caldi" e appassionanti della terza serie:

Mister partiamo dalla partita Casertana-Viterbese, che idea si è fatto?

"E' vero che ci sono delle regole che seguono un preciso protocollo. A mio avviso però in alcune circostanze come questa ci vuole un minimo di buon senso. In certe situazioni le partite si possono rinviare. Sembra si sia voluto giocare comunque, quasi costringendo i campani a scendere in campo, non credo sia giusto far scendere in campo una squadra con soli effettivi. Alla fine hanno perso tutti, non soltanto il club rossoblù".

Passiamo al campionato che adesso dopo il turno giocato vive la meritata pausa per le vacanze natalizie. Cosa ne pensa del girone B?

"In testa alla classifica c'è molto equilibrio, le squadre costruite per fare un campionato di vertice stanno rispettando i pronostici della vigilia del torneo. Sudtirol, Perugia, Padova, Sembenedettese, Cesena, Triestina e Modena sono tutte formazioni strutturate. Ritengo che l'assenza di pubblico faccia emergere i veri valori. Si gioca gare simili alle partite del giovedì di una volta, emergono quindi le caratteristiche tecniche dei singoli organici".

Nella bassa classifica c'è invece chi a suo avviso può uscire dalle "sabbie mobili"?

"Difficile dirlo, anche perchè ci sono compagini come Mantova, Matelica e Virtus Verona che stanno facendo molto bene. In definitiva qualcuno i playout li deve disputare. Formazioni come Fano, Ravenna, Imolese si sapeva che avrebbero dovuto lottare per la salvezza. Probabilmente mi potevo attendere qualcosa in più da Gubbio e Fermana, mentre l'Arezzo pur avendo un organico di tutto rispetto sta soffrendo le conseguenza del covid, che li ha obbligati a giocare un numero di partite rilevanti in poco tempo".

Fra poco prenderà il via la sessione invernale del calciomercato, cosa c'è da attendersi?

" Non mi aspetto una sessione che sia in grado di spostare gli equilibri in maniera rilevante. Affinchè avvenga questo bisogna che i club abbiano forza economica rilevante, sono poche le società nelle condizioni di poter fare una campagna di rafforzamento significativa. Mi attendo molti scambi, calciatori che in un ambiente non hanno fatto bene possono andar meglio da un'altra parte. Chi ha elementi di qualità se li tiene".

Il tema sostenibilità della serie C oggi più che mai assume maggiore rilevanza. Cosa ne pensa a riguardo?

"Sicuramente con questa crisi ne assume ancora maggiore. E' una categoria importante la terza serie, ma c'è poca attenzione ed interesse verso i giocatori che escono da questa categoria. Negli ultimi anni mi viene da chiedere quanti elementi dalla serie C hanno giocato in serie A? eppure di calciatori validi ci sono. In precedenza questo avveniva e non c'era l'obbligo di far giocare i più giovani. Si preferisce il mercato estero, poi ci si meraviglia se l'Ajax in Champion's fa giocare i 2002. Sulla sostenibilità è auspicabile un aiuto dalle altre leghe ammesso che siano in grado di poterlo fornire".