INTERVISTA TC - Galderisi: "Pensavo di costruire qualcosa a Mantova"

28.07.2022 07:30 di Stefano Scarpetti   vedi letture
Mister Galderisi
TMW/TuttoC.com
Mister Galderisi

Veloce attaccante che ha vestito le maglie di Juventus, Milan, Lazio e soprattutto Padova negli anni '80, poi sulle panchine a partire dalla stagione 1999/00 sulle panchine di numerosi club della serie C. Stiamo parlando di Giuseppe Galderisi classe '63, che è intervenuto ai microfoni di Tuttoc.com parlando della sua esperienza sulla panchina del Mantova, non sottraendosi ad una valutazione generale del mondo della terza serie:

Mister come valuta il periodo vissuto sulla panchina virgiliana?

"Sicuramente molto intenso, ricco di difficoltà. Dopo la sosta c'è stata l'interruzione per il propagarsi del Covid, alla ripresa avevamo ben 19 giocatori fuori perchè risultati positivi al test, è naturale che preparare le partite in questo contesto appariva molto complicato. Tuttavia siamo riusciti a rimanere fuori dai play out fino a due giornate dalla fine, sinceramente non mi attendevo l'esonero, pensavo di poter costruire un percorso con il Mantova ma purtroppo le cose non sono andate in questo modo. Fra le cose positive voglio sottolineare i tifosi, che sono sempre stati vicini supportandoci sempre".

Inevitabile un pensiero sul Padova, dopo due secondi posti conditi da record di punti e altrettanti finali perse. Cosa ne pensa a riguardo?

"Conosco ogni vicolo della città, e so cosa vogliano dire le delusioni avendole vissuto. Per passare dalla serie C alla massima serie siamo passati da momenti come questi. Certo che annate come queste possono far male, certe reazioni subito dopo la sconfitta di Palermo non mi sono piaciute totalmente ma fa parte dell'amarezza portata dalla sconfitta. Io ho grande fiducia nella proprietà, sono persone in grado di poter far bene. Condivido la scelta dell'allenatore, perchè fa un calcio aggressivo, quello che serve adesso. La prossima stagione avrà meno i fari puntati, forse questo potrebbe portare benefici ai biancoscudati".

Siamo in una fase importante, il calciomercato è sicuramente il tema dominante: a suo avviso chi sta operando meglio?

"Oltre al Padova, direi Vicenza, Catanzaro e Reggiana. Onestamente probabilmente è troppo presto per fare valutazioni di questo genere, si potrebbe rispondere a questa domanda in maniera maggiormente precisa a fine mercato. Credo che come sempre saranno decisivi gli ultimi dieci giorni della sessione".

Dal giorno dell'esclusione dell'Italia dai mondiali si parla di giovani, la serie C ne produce di molti interessanti. A suo avviso manca il coraggio di farli giocare e scommettere su di loro?

"Su questo c'è da dire che esiste una regola a riguardo, io comunque ne ho fatti giocare un paio di 2004 proprio nella mia parentesi a Mantova. Credo ci voglia coraggio, quando ho fatto esordire Verratti a 15 anni mi hanno preso per matto. In certe situazioni devi scommettere su di loro, sulla loro crescita, quando un giocatore è forte bisogna farlo giocare comunque perchè gli dai la possibilità di assaporare il campo e lo spogliatoio, è una esperienza per lui fondamentale".