INTERVISTA TC - Gravina: "Probabile inizio Serie C a settembre"

01.08.2018 16:00 di  Sebastian Donzella  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Gravina: "Probabile inizio Serie C a settembre"
TMW/TuttoC.com
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Compilazione calendario slittata, inizio Serie C a un passo dal rinvio, fideiussioni da sostituire, squadre B mascherate, ricorsi e ripescaggi. Un'estate sempre più di fuoco per il calcio italiano e, in particolare, per la Lega Pro. TuttoC.com ha voluto fare il punto della situazione insieme al presidente Gabriele Gravina.

Niente più calendari il 7 agosto. Slitta anche il campionato?
"Lunedì il Consiglio direttivo deciderà la nuova data in cui stilare i calendari che probabilmente sarà il 22 agosto. E ci sarà anche una riflessione sulla data di inizio del campionato che, probabilmente, slitterà a settembre. Ancora una volta, purtroppo, siamo costretti a subire una serie di negatività esterne dovute all'applicazione di norme che mostrano come una riforma del sistema sia indifferibile".

Siamo al 1^ agosto e non sappiamo né quante né quali squadre ci saranno in Serie C.
"Queste sono le anomalie che bisogna affrontare con molta attenzione e alle quali bisogna porre rimedio. Non si può ogni anno continuare in questo modo, servono certezze".  

Una sola squadra B, la Juventus. E poi tante seconde squadre mascherate con accordi tra club di A e C.
"Il progetto sulle seconde squadre era e resta importante ma non siamo stati bravi a tutelarlo nella maniera giusta e con le giuste tempistiche. L'abbiamo sminuito e oggi è poco credibile per chi vuole investire in questo settore. Per questo molti si stanno indirizzando verso la multiproprietà, velata ma neanche troppo: una pratica che abbiamo sempre condannato".

In tutto questo c'è sempre la questione delle dieci società con la fideiussione targata Finworld.
"Siamo attenti al problema che, però, è di natura federale. Credo proprio che saranno da sostituire ma stiamo aspettando che la Federazione comunichi quali saranno le sanzioni per chi non lo farà".

La Serie B vorrebbe subito passare a 20 squadre.
"Ci sono delle norme da rispettare.È indispensabile un progetto di riforma, questo è certo, ma bisogna farlo con tutte le componenti sedute intorno allo stesso tavolo, con le responsabilità che dovranno ricadere su tutte le parti che compongono il sistema calcio".

Ricapitolando: non si arriverà a 60 squadre, non si sa quante ne verranno ripescate né quante saranno ripescate, con Prato e Como che se la giocheranno probabilmente al Coni. In più i calendari sono slittati e, probabilmente, anche l'inizio del campionato. Ogni anno sempre peggio?
"No, non è sempre peggio. Questo è uno showdown, una resa dei conti. Siamo arrivati al punto in cui tutti hanno capito gli alert che abbiamo lanciato a lungo: si è finalmente capito che non dicevamo delle stupidaggini su determinate questioni ma che eravamo stati lungimiranti, grazie al fatto che conoscevamo questo mondo. Lo slittamento di calendari e, probabilmente, campionati, va in questa direzione: pur potendo iniziare il 26, abbiamo chiesto un atto di riflessione ulteriore per tutti, lanciando un messaggio: vogliamo partire con qualità e certezze, non con X e Y".

Chiusura sul commissariamento: l'effetto Fabbricini non sta portando gli effetti sperati.
"Non discuto l'uomo Fabbricini. Dico solo che sono contrario per mia forma mentis ai commissariamenti e, quindi, la federazione ha bisogno di una governance. Tutte queste problematiche, infatti, vanno affrontate da una governance capace e di qualità, eletta democraticamente".