INTERVISTA TC - Grosseto, Ceri: "Annata storta, spero nel ripescaggio"

26.04.2022 18:30 di  Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC - Grosseto, Ceri: "Annata storta, spero nel ripescaggio"
TMW/TuttoC.com
© foto di Prospero Scolpini/TuttoSalernitana.com

L'ex presidente del Grosseto Mario Ceri, socio minoranza della nuova società, analizza ai microfoni di TuttoC.com la stagione della formazione maremmana, retrocessa in Serie D con una giornata di anticipo: "Purtroppo quest'anno non si è riusciti a ripetere il miracolo dello scorso anno, abbiamo cambiato il direttore sportivo e alcuni giocatori che hanno ricevuto offerte importanti. La nostra priorità è stata data sempre al bilancio, è stta allestita una squadra che non si è dimostrata tale però purtroppo il calcio è questo".

E' rimasto comunque in società dopo la cessione?
"Sono rimasto come socio di minoranza, mi aspettavo dalle tante chiacchierate fatte rinforzi maggiori sul mercato di gennaio tanto che ci è stato richiesto di stringere per la cessione in modo da avere modo e tempo di poter fare acquisti per la seconda parte di stagione. Poi sono partiti tutti i nostri giocatori più costosi ma a parte Nocciolini per il resto sono stati rimpiazzati da ragazzi più utili in prospettiva che nell'immediato Sicuramente è stata pagata un po' di inesperienza".

Quanto brucia vedere la squadra tornare tra i dilettanti?
"Quando ho iniziato la squadra era in terza categoria, nel 2012. A distanza di nove anni sono arrivato in Lega Pro e mi sembra un miracolo calcistico. Nei nostri quattro anni e mezzo di gestione abbiamo vinto un campionato di Eccellenza, uno di Serie D e in un'altro i playoff per andare in B. Quest'anno le cose non sono andate nel verso giusto. Ad ogni modo in questi anni abbiamo fatto più che bene perchè vincere i campionati non è mai facile".

In che modo devono essere divise le responsabiltà?
"Quando si retrocede le responsabilità in larga parte sono un po' di tutti. Forse a gennaio c'erano i margini per poter recuperare però non è stato fatto. Magrini è stato esonerato appena si è insediata la nuova società, nel girone di ritorno abbiamo sbagliato tante partite. Alla fine con 5/6 punti in più ci potevamo salvare. Purtroppo ci sono le annate storte e questa era una di queste".

E' vero che Camilli si era proposto di tornare?
"Con Camilli ho parlato diverse volte, per me è una persona unica, facoltosa con disponibilità economica e il Grosseto ha vissuto i migliori anni sotto la sua gestione. E' un intenditore di calcio e per me sarebbe stata la soluzione ottimale. Ne abbiamo discusso anche a dicembre quando era in piedi la trattativa e mi disse di no. Poi quando avevamo già steso il compromesso, pagata la caparra e preso l'appuntamento del notaio mi aveva chiamato per dirmi che era disponibile ma ormai era troppo tardi. Mi dispiace tanto che sia andata così".

Il suo rapporto con Magrini?
"E' sempre stato ottimo, l'ho voluto io chiamandolo al posto di Miano quando la squadra era prima ma non mi piaceva come giocava. Da lì è stato tre anni nei quali ha vinto due campionati, è un professionista serio e una persona molto preparata".

Quale sarà il futuro del Grosseto?
"Noi non credo che lo riprenderemo, poi nella vita mai dire mai ma ho parlato con il presidente Di Matteo e mi ha assicurato che rimarrano. Faranno domanda di ripescaggio nei limiti delle possibilità che ci saranno e lo ha detto anche alla piazza. Spero si possa ripartire dalla C e fare una buona squadra, in caso contrario cercheremo di vincere il campionato di Serie D".