INTERVISTA TC - Luca Diddi: "Ecco come ho scoperto Romeo Giovannini"

26.10.2020 13:30 di  Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC - Luca Diddi: "Ecco come ho scoperto Romeo Giovannini"
TMW/TuttoC.com
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Un grande avvio di campionato con il Carpi per il millennial Romeo Giovannini. Il classe 2001 è entrato da subito nelle grazie di mister Pochesci e fin qui non ha mancato un match, scendendo in campo otto volte e realizzando tre reti, l'ultima ieri col Cesena. TuttoC.com ha intervistato in esclusiva mister Luca Diddi, ex allenatore del Carpi Primavera, che scoprì Giovannini. Diddi racconta: 

Fui il primo ad andare a vederlo a Savona, avevano un finale di torneo e partii per andare a vedere il ragazzo e mi ricordo che appena lo vidi chiamai subito il responsabile del settore giovanile del Carpi. Avevo visto un ragazzo forte. Loro si fidarono del mio giudizio. Venne a Carpi e il primo anno fu con me nell'Under 17. Un ragazzo che doveva crescere a livello mentale, era introverso e timido e doveva ambientarsi al calcio professionistico. Ma io ci credevo, per me è un giocatore forte e a livello personale avevo voglia di investirci perché è un ragazzo eccezionale. Dopo le prime partite in Under 17 e un girone di andata strepitoso, alcune big come Juventus e Torino iniziarono a mettere gli occhi su di lui. È un ragazzo che andava gestito ma ora è più maturo. All'epoca mi ero esposto per acquistarlo a titolo definitivo. L'anno successo passò in Primavera, è sempre stato tutelato da me e dai compagni e dopo la prima partita, dove fece subito gol, iniziò un percorso importante".

Quali sono le sue caratteristiche?
"È una seconda punta o esterno molto rapido, forte nei primi metri. È in generale un bravo ragazzo, eccezionale direi, ha buone doti". 

Si aspettava potesse fare così bene in prima squadra?
"Lui ha grandi potenzialità, non è una novità la sua esplosione. È una novità per chi non lo conosce". 

Molte squadre ci stanno mettendo gli occhi sopra
"Mi hanno sempre chiamato tanti allenatori: Genoa, Torino, Sampdoria, già quando era al settore giovanile. Io parlai con il direttore tecnico Amaranti questa estate e gli dissi che doveva rimanere per la prima squadra. Farà ancora meglio di quello che sta facendo adesso. Non mi meraviglierei di vederlo in palcoscenici importanti".