INTERVISTA TC - Lucchese, Cruciani: "Dopo il Covid un calcio migliore"

12.05.2020 19:00 di  Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC - Lucchese, Cruciani: "Dopo il Covid un calcio migliore"
TMW/TuttoC.com
© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com

Michel Cruciani, ex centrocampista della Robur Siena adesso in forza alla Lucchese, in esclusiva per TuttoC.com commenta il sempre più probabile ritorno in Serie C dei rossoneri e le difficoltà che sta incontrando l'ex squadra senese.

Che cosa vuol dire per lei il ritorno tra i professionisti della Lucchese?

Vuol dire tanto… è una piazza che negli ultimi anni ha sofferto molto e si merita di tornare in categorie importanti. La società è seria e fatta di uomini e questo credo sia la cosa migliore in questo momento. Sono contento perché se la cosa verrà confermata come spero, vorrà dire che ho dato il mio contributo e ce lo siamo meritati”.

Che stagione è stata?

È stato un anno particolare. Brutto ma allo stesso tempo stupendo. Nel momento più buio della mia vita con la perdita di mia figlia, il calcio mi ha salvato, riuscivo con l'allenamento e le partite a sfogarmi e liberarmi di brutti pensieri. Allo stesso tempo, ringrazierò tutta la vita la mia compagna perché è unica e mi regalerà la gioia di ridiventare padre, stavolta di un bel maschietto. E infine ci tengo a ringraziare tutte quelle persone che mi sono state vicino anche con un messaggio, e soprattutto i tifosi di Lucchese e Casertana, che hanno sempre dimostrato nei miei confronti tanto amore e porterò per sempre nel mio cuore. Tutto potrebbe concludersi con questa promozione, la quinta per me. Sarebbe un sogno, ci spero”.

Che Serie C immagina dopo la pandemia?

Penso e spero che sarà una C, anzi un calcio migliore… deve essere così.  Nella sfortuna di questo virus, dobbiamo risanare il calcio prima che muoia del tutto. Ci sono tante cose da cambiare e ora c'è la possibilità. Nelle categorie minori i calciatori non sono tutelati per nulla e non va bene. Mandiamo avanti le nostre famiglie, paghiamo mutui e gli stipendi non sono quelli di serie A… anzi! È un discorso molto lungo e complicato, ma spero con tutto il cuore che qualcosa cambi”.

Per la Robur Siena non è un bel momento. La società non ha pagato gli stipendi di gennaio e febbraio e lo stesso sindaco della città toscana ha mostrato la sua preoccupazione per la situazione del club.

Siena è un’altra piazza dove ho bellissimi ricordi e in cui stavamo compiendo un miracolo con la promozione in B, dispiace perché ho ancora tanti amici con cui mi sento. La presidentessa è una donna d'oro come poche nel mondo, non nel calcio. Se hanno difficoltà vuol dire veramente che lei ha bisogno che qualcuno l'aiuti.  Spero si risolvi tutto per il meglio”.