INTERVISTA TC - Praticò: "C sostenibile e giovani, l'esempio con Maurizi"

16.02.2021 11:30 di  Antonino Sergi   vedi letture
INTERVISTA TC - Praticò: "C sostenibile e giovani, l'esempio con Maurizi"
TMW/TuttoC.com
© foto di Andrea Rosito

Un momento difficile per la Serie C tra pandemia ed incassi che vengono meno, un problema soprattutto in vista anche della prossima stagione. A tal proposito, ai microfoni di TuttoC.com, è intervenuto l'ex proprietario della Reggina Giuseppe Praticò che con gli amaranto aveva spesso parlato ed adottato la politica di Serie C sostenibile con l'impiego di un gran numero di giovani.

La Serie C è una categoria che non riesce ad autofinanziarsi, il Covid ha amplificato il tutto?
"Il Covid ha amplificato le problematiche del calcio che non sono solo legate alla sostenibilità del calcio minore ma anche della Serie A, è venuta a mancare una bella fetta degli introiti tra pubblico e sponsor. Già la Serie C non è era sostenibile, le entrate erano molto meno rispetto ai costi per sostenere il campionato. Noi avevamo iniziato un percorso per portare il club ad autofinanziarsi con l'utilizzo dei giovani".

I giovani per avere un Serie C sostenibile?
"Noi allora abbiamo sfruttato moltissimo il minutaggio avendo grandi rapporti con le grandi di Serie A. Oggi la Serie C potrebbe essere la fucina dei nuovi talenti, è molto costosa perché rientra in un ambito professionistico ma di professionistico ha poco. In un momento drammatico come questo le difficoltà aumentano. Insieme al mister Maurizi per esempio l'obiettivo nostro era quello di fare calcio sostenibile, era un'idea che stavamo portando avanti. Si era cominciato un percorso molto interessante, abbiamo ottenuto plusvalenze come Bianchimano senza dimenticare anche Marino che adesso potrebbe stare tranquillamente in Serie B. A quell'epoca non fu capito quel passaggio. Vincere in Serie C è davvero difficile, l'anno con Maurizi è stato proficuo sotto tutti i punti di vista sia economico che sportivo".

Vincere è complicato, diverse squadre da anni spendono molto mancando il salto di categoria.
"Ci sono tantissime squadre che spendono tanto e si ritrovano a non vincere. Secondo me un po' tutto il movimento deve invertire la tendenza puntando ad una C sostenibile puntando sui giovani".

Da imprenditore, consiglierebbe di investire adesso in Serie C?
"No, assolutamente soprattutto in questo contesto. Senza avere degli introiti importanti non è pensabile che l'imprenditore debba buttare soldi in un momento del genere che è di difficoltà per tutti".

Però non si è mai pentito degli anni alla Reggina.
"No mai. La Reggina quando l'abbiamo presa non esisteva più, siamo in Serie B anche grazie al gesto della mia famiglia e degli altri imprenditori locali. Non è facile ripartire della D, vedi il Messina che è quattro anni che prova ad ottenere la promozione in un campionato dispendioso".