INTERVISTA TC - Pro Patria, Le Noci: "Gioco e mi alleno con il sorriso"

28.01.2021 07:30 di  Stefano Scarpetti   vedi letture
Giuseppe Le Noci
TMW/TuttoC.com
Giuseppe Le Noci
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com

Il longevo attaccante Giuseppe Le Noci ha festeggiato domenica scorsa il suo 39° compleanno come meglio non poteva, regalando alla "sua" Pro Patria la rete del pareggio contro la Carrarese. L'esperto calciatore classe '82 nato a Como è intervenuto ai microfoni di Tuttoc.com soffermandosi sulla partita contro i toscani, parlando della stagione della sua squadra ed altre tematiche di carattere più generale:

Venti stagioni nei professionisti, ancora gioca ed è determinante: esiste un segreto?

"No nessuno, ci sono alcune componenti che ti permettono di continuare a giocare a lungo a partire dalla fortuna di essere a posto fisicamente. Molti ragazzi purtroppo sono falcidiati da problemi di questo genere. La grande passione verso questo sport, ho sempre sognato quando ero piccolo di poter fare questo, che è diventato un lavoro. Mi sono sempre allenato seriamente e i sacrifici non mi hanno pesato".

Ha mai pensato al futuro, a quando chiuderà la carriera agonistica?

"Onestamente no, ho sempre fatto questo nella mia vita, gioco e mi alleno con il sorriso fra le labbra. Alcune idee in testa ce l'ho ma per il momento niente di concreto. Vediamo a fine anno, farò valutazioni a riguardo anche in base alle proposte che mi arriveranno. Intanto c'è tutto un girone di ritorno da disputare"

Il "vizietto" del gol non l'ha perso, domenica si è fatto il regalo di compleanno

"Eh si a distanza di due giorni ho segnato la rete del pareggio contro la Carrarese, sono molto contento perchè ci ha permesso di ottenere un risultato importante, per quello visto in campo anche pienamente meritato. Ci consente di proseguire la nostra striscia positiva, poi raggiunto in recupero è un qualcosa di molto bello".

State conducendo un campionato eccellente, quali sono gli ingredienti di questi risultati sorprendenti?

"Siamo una squadra composta da un buon numero di elementi presenti in rosa da qualche anno, lo stesso allenatore che sta facendo un buon lavoro da alcune stagioni. A questo c'è da aggiungere il fatto che i calciatori arrivati si sono integrati bene con quelli già presenti. Il nostro obiettivo era e rimane quello del mantenimento della categoria, siamo una squadra compatta che non molla mai".

Guardando alle altre il Como superando il Renate è balzato in testa alla classifica dopo una lunga rincorsa. Si può parlare di lotta a due per il primato?

"Fino a questo punto sono le squadre ad aver fatto meglio come dimostra la classifica, il distacco dalle altre è considerevole anche se ci sono alle loro spalle formazioni di livello come Alessandria, Pro Vercelli e Juventus Under 23 pronte a tornare in corsa. Il campionato di serie C è molto strano, in alcune circostanze abbiamo assistito a recuperi o crolli clamorosi, con tutto il girone di ritorno praticamente da giocare tutto può accadere".

Lei ha molta esperienza dei campionati di serie C, è cambiato molto rispetto a quelli del passato - covid a parte- la terza serie?

"In passato il livello tecnico era superiore, questo è indiscutibile. Era maggiore la potenzialità economica da parte dei club, adesso ovviamente con la pandemia in corso la situazione è ulteriormente peggiorata come è facilmente immaginabile. In precedenza con C1 e C2, alcuni club potevamo avere giocatori di categoria superiore, adesso è molto più difficile. Altra differenza sono i giovani, prima giocavano per capacità adesso c'è attenzione all'età dando meno attenzione alle effettive qualità, perchè così facendo si ha diritto ai contributi abbassando però- in alcuni casi - il livello".