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Pontedera, Zocchi: “Puntare sui giovani scelta di sopravvivenza”

07.05.2024 10:40 di  Redazione TC  Twitter:    vedi letture
Moreno Zocchi
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Moreno Zocchi
© foto di Pontedera

Durante l'appuntamento odierno con 'A Tutta C' sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto il direttore sportivo del Pontedera Moreno Zocchi. Queste le sue parole.

C’è rammarico per aver perso qualche punto nel finale di stagione?
“Sicuramente il rammarico fino a ieri è quello di non aver vinto con l’Olbia alla penultima giornata, questo ci avrebbe permesso di giocare questa partita con il doppio risultato. Sono sicuro però che stasera ci giocheremo tutte le nostre carte che sono tante, ce la giocheremo fino alla fine contro una squadra che ha valori importanti”.

Il Pescara ha altre ambizioni. Questa elettricità della piazza pescarese può essere un vantaggio per voi?
“Se dovessimo portare la partita in un certo modo fino a 10-20 minuti dalla fine si può ribaltare tutto a loro sfavore. Giochiamo per questo obiettivo, vogliamo passare il turno sapendo di affrontare una realtà molto più strutturata della nostra. Per noi è una scelta puntare sui giovani e spendere meno, ma è una scelta di sopravvivenza”.

Cosa pensa delle seconde squadre e del percorso della Juventus Next Gen nel girone B?
“La Juve qualitativamente è senza ombra di dubbio la squadra più forte del girone. L’unico dubbio è sull’esperienza in partite così importanti, se si giocasse solo con la qualità la Juve vincerebbe a mani basse. Già questa sera contro l’Arezzo troverà di fronte una squadra esperta che sa come si giocano queste partite”.

Cosa si aspetta invece da Gubbio-Rimini?
“Gubbio è una squadra veramente forte e allenata molto bene in un ambiente che da anni è pronto per giocare a questi livelli. Di fronte ci sarà un Rimini che da due anni per me non riesce a esprimere quelli che sono i suoi veri valori anche per qualità della rosa”.



Si aspettava una stagione così dominante del Cesena?
“No, assolutamente. Il Cesena ha fatto un lavoro stratosferico, oltre ad aver ucciso il campionato nel girone d’andata ha anche valorizzato tanti giovani del settore giovanile. Ci sono meriti importanti perché sanno lavorare anche con i giovani, poi con 8-10 mila persone al seguito ogni domenica hai un vantaggio importante e meriti di salire di categoria”.

L’effetto pubblico può essere importante in questi playoff specialmente per le squadre del sud?
“Vicenza è una delle due-tre piazze del nord con Ferrara e Cesena che può competere a livello di pubblico con il sud. Dico Carrarese e Gubbio nel girone B, poi ci sono Avellino, Benevento e Catania che sono difficili da affrontare, specialmente il Catania se dovesse vincere le prime due partite”.

È cambiato il vostro ruolo e il vostro lavoro con la presenza delle seconde squadre?
“È cambiato assolutamente, già prima era difficile avvicinarsi alle realtà della Serie A specialmente per una piazza come Pontedera. Adesso è ancora più difficile perché i ragazzi preferiscono giustamente restare nella squadra di appartenenza anche per allenarsi con la prima squadra. A Pontedera adesso arrivano delle seconde o terze scelte dal campionato primavera che hanno bisogno di spazio e possono trovarlo qui a Pontedera”.

Ci sono delle realtà tecniche e degli allenatori che la hanno colpita?
“Si, ad esempio Possanzini a Mantova ha proposto un ottimo calcio, credo anche Barilari del Sestri Levante ha fatto bene, oltre ovviamente allo straordinario lavoro di Pagliuca alla Juve Stabia. Il Pineto poi è stata una sorpresa, così come 2-3 squadre del girone C che con gli uomini giusti possono fare bene anche in categorie superiori”.

Quanto è servita al campionato di Serie C la vetrina di Sky?
“È uno straordinario veicolo pubblicitario per la Serie C, fino a qualche anno fa difficilmente sentivi i direttori di Serie A che parlavano del nostro campionato, lo facevano in caso solo con i loro collaboratori. Adesso invece guardano più partite e parlano molto di più della Serie C. Capisco poi che per esempio un allenatore di Serie A non abbia troppo tempo per seguire la Serie C”.

Cosa deve fare il Pontedera stasera per battere il Pescara?
“Al contrario della prima partita in casa in cui ne abbiamo presi cinque non dobbiamo affrontarli con spavalderia, e al contrario di quanto fatto a Pescara dove abbiamo perso 1-0 loro sono stati superiori per cattiveria. Dobbiamo ricordare che se avessimo battuto l’Olbia avremmo fatto gli stessi punti del Pescara e questo ci deve far capire che evidentemente non sono tanto più forti di noi”.