INTERVISTA TC - Rigoli: "Gravina e Ghirelli uomini giusti per il calcio"

08.11.2018 07:30 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Rigoli: "Gravina e Ghirelli uomini giusti per il calcio"
© foto di Giuseppe Scialla

Anni di professionismo su diverse panchine, poi uno stop forzato ma la voglia di rimettersi in gioco, anche se il momento del calcio italiano è sufficientemente assurdo, seppur adesso in fase di ripresa. Della situazione attuale, ma anche del suo futuro, ai microfoni di TuttoC.com ne parla chi il professionismo lo conosce, mister Pino Rigoli.

Un'estate che per il calcio italiano è stata forse la peggiore di sempre: da "osservatore esterno", che idea si è fatto del tutto?
"Credo che stavolta si sia toccato il fondo sotto tutti gli aspetti, basta vedere la situazione dell'Entella e tutto quello che ne è scaturito: tante formazioni sono state penalizzate, ma la situazione del Cesena era nota a tutti, e la truppa ligure è stata la più penalizzata, sia lo scorso anno che questo. Mi auguro che la giustizia sportiva venga riordinata quanto prima, è un punto su cui lavorare, non sono ammissibili questi tempi biblici: Gravina è l'uomo giusto, come lo è Ghirelli. Dopo campionati falsati, mia auguro che si possa ripartire presto, dando nuova credibilità e regole certe al sistema, che tutti devono rispettare".

Il campionato ha però preso il via. Delle sue ex, Juve Stabia e Sicula sugli scudi, bene anche il Catania.
"Il Catania è partito alla grande nonostante non abbia iniziato alla pari con le altre per le note vicende del ripescaggio, è vero che ha avuto una battuta di arresto a Potenza ma anche la formazione lucana è un'ottima squadra, di primo livello. Poi c'è la Sicula che sta facendo benissimo, sono un'ottima squadra che ha avvalorato poi quello che già c'era, con rinforzi importanti per l'organico, mentre la Juve Stabia è da presente da esempio per tutti: hanno optato per la strada della continuità, migliorando e mantenendo un certo aspetto. L'ho vista giocare recentemente, sono al top".



Lei conosce bene il Girone C. Che bilancio si può tracciare?
"E' un girone che rispetta le attese, anche se dalla Casertana ci si poteva forse aspettare qualcosa in più, anche se è normale che all'inizio non sia sempre facile assemblare. Avevo visto poi un po' di scetticismo intorno al Trapani, che per me non è mai stata una squadra dismessa: anzi, hanno comunque aggiunto ottimi innesti in rosa, per ripetersi. Spero poi si ripresa la Paganese, che ha cambiato tutto puntando sui giovani e su un mister all'esordio: con tanti under il dazio si paga".

A proposito di giovani, ecco le Squadre B. E la regola degli under che, pur essendo penalizzante, rimane.
"Sulle regole degli under ho molto da ridire, perché io credo che i giovani bravi emergono e giocano comunque, senza regole che per altro sono controproducenti perché penalizzano in primis proprio i giovani, che nel giro di pochissimi anni si ritrovano a non giocare più. E' diverso il discorso delle formazioni U23, che in Italia sono arrivate tardivamente ma non sono una pessima idea: il problema è che la riforma andava pianificata meglio".

Tornando al campionato, che ci può dire sugli altri due gironi?
"Al momento credo che anche qui si sia in linea con le attese, forse poteva far ancora meglio la Feralpisalò ma adesso c'è stata una netta ripresa. Mi ha molto sorpreso il Piacenza, la Carrarese èu n'ottima squadra ma gli emiliani hanno trovato la giusta chiave di lettura del momento. Qualcosa in più poteva farlo l'Alessandria, ma anche la Robur Siena".

Ci sono già stati tanti esoneri, il mister è sempre il primo a pagare. La rivedremo preso in Serie C?
"Non c'è mai la pazienza di aspettare, come c'è un errore ne fa le spese l'allenatore, è una moda tutta italiana. Per quanto mi riguarda, comunque, ho ricevuto qualche chiamata, ma sto aspettando qualcosa di più inerente alle mie aspettative e alle mie ambizioni, qualcosa dove possa esserci equilibrio".