Casertana, Coppitelli: "Siamo ancora in fase di demolizione. Al lavoro per centrocampista"

Federico Coppitelli, tecnico della Casertana, ha parlato alla vigilia della partenza alla volta del ritiro di Chianciano Terme, tracciando un primo bilancio di questa settimana di lavoro: "Abbiamo fatto quattro giorni di lavoro, più la sessione di oggi. Posso dire di aver trovato un gruppo sano, con ragazzi disponibili e un atteggiamento positivo. Anche oggi si è vista una grande predisposizione al lavoro. Da questo punto di vista, ho avuto risposte molto positive. È chiaro che, a livello di organizzazione, oggi non ci si poteva aspettare molto, perché abbiamo lavorato pochissimo. Nel complesso, però, sono contento: non ci sono stati infortuni, il che, con un gruppo ridotto, è già una notizia importante. Ho visto volontà di risolvere i piccoli problemi in campo e, in generale, una buona attitudine. Questi primi cinque giorni di lavoro in sede ci lasciano sensazioni positive".
A proposito di infortuni, c’era molta curiosità per vedere all’opera Galletta: "Sì, Galletta ha giocato la sua ultima partita un anno fa, quindi è normale che abbia alti e bassi in questa fase iniziale. È arrivato in buona forma e stiamo lavorando per fargli acquisire gradualmente una stabilità di condizione che gli permetta di esprimere le sue qualità tecniche, che sono evidenti a tutti".
Alla presentazione del tecnico rossoblù si è parlato di una rivoluzione in corso nella squadra, anche se solo parzialmente iniziata. Domani si parte per il ritiro, molti giocatori sono sul mercato in uscita e altri devono arrivare: "Se questo mi preoccupa in termini di costruzione dell’organizzazione di gioco, considerando che alla fine del ritiro la squadra potrebbe non essere ancora completa? Nel calcio moderno, tutti gli allenatori vorrebbero la squadra pronta il primo giorno e, possibilmente, la più forte del campionato. Nel 99% dei casi, però, non si verificano né l’una né l’altra condizione. Dobbiamo abituarci a questa realtà, che vale in Serie A, in Serie B, in Serie C, ovunque. Siamo ancora in una fase di demolizione, più che di costruzione. Il direttore ha un carico di lavoro importantissimo, e io mi concentro sul lavoro in campo, cercando di gettare le basi del percorso tecnico con le risorse a disposizione. È ovvio che non si può costruire un’identità di gioco senza sapere quali giocatori avremo. Vorrei avere la squadra definita il prima possibile, ma il calcio di oggi è fluido. Non sempre si parte come si vorrebbe, né si arriva come previsto. L’anno scorso, in Croazia, avevamo la squadra pronta, ma due giorni prima della chiusura del mercato estivo due attaccanti sono andati in Arabia Saudita per milioni di euro, e abbiamo faticato a sostituirli. Magari quest’anno accadrà il contrario, speriamo"
Il tecnico esprime poi la sua prima impressione su Vilardi e Falasca, due giovani che l’anno scorso hanno fatto bene a tratti: "Se possono far parte del progetto? Falasca rientra nel gruppo di ragazzi che conosco da quando avevano 12 anni, essendo cresciuti qui alla Casertana. Conosco i suoi pregi e i suoi difetti, e penso che quest’anno ci darà una mano. Stesso discorso per Vilardi: l’ho sempre considerato un buon portiere, un ragazzo su cui conto".
Riprendendo il discorso sul mercato, a Coppitelli viene chiesto se ha fatto richieste specifiche al direttore: "Il direttore ha le idee molto chiare. Stiamo lavorando per portare un centrocampista, che era il nostro obiettivo dal primo giorno. Purtroppo, le trattative non si sbloccano tutte nello stesso modo o nello stesso tempo. Le idee sono chiare: numericamente, dobbiamo rinforzare più o meno tutti i reparti. Mi aspetto che tra qualche giorno il centrocampo sia un po’ più definito, ma anche in difesa e in attacco dovremo chiarire alcune situazioni. Non ci sono solo giocatori in uscita, ma anche elementi che stiamo valutando nel percorso. Non chiudiamo le porte a nessuno in maniera preventiva. È un work in progress, la squadra non è ancora ben definita, ma ci saranno arrivi e uscite".
Il tecnico rossoblù passa poi a parlare del progetto che ha in mente per questa Casertana: "L’ho detto il primo giorno: ci sono due pilastri. Il primo è l’atteggiamento: voglio una squadra viva, intensa, che trasmetta emozioni. Ci saranno partite giocate meglio e altre peggio, ma non deve mai passare l’idea di una squadra senza identità. Questa Casertana deve avere un aspetto mentale forte, essere unita, come ho visto oggi, anche nelle piccole cose, coinvolgendo tutto il mondo della Casertana. Dal punto di vista tecnico, voglio una squadra coraggiosa, veloce, con giocatori che attacchino lo spazio, che sappiano giocare uno contro uno, con qualità tecniche per esprimere un’idea di gioco. Il centrocampo deve avere un’impronta di qualità tecnica e ritmo, così come i giocatori offensivi, che devono avere spunto e capacità di dribbling. Qui in casa abbiamo un campo che, se abbinato a una squadra veloce, può essere un presupposto importante. Questo è ciò che immagino: una squadra intensa, con ritmo, che abbia il coraggio di aggredire l’avversario in ogni momento del gioco".
È stata fatta un’offerta per Calori: "Quanto ci starebbe bene un giocatore come lui nel mio modo di intendere il gioco? Conosco Calori dai tempi del Genoa, e anche voi lo conoscete bene. È un ragazzo con doti fisiche importanti, capace di giocare uno contro uno e con uno spunto notevole. Nella parte finale della scorsa stagione ha avuto un ruolo importante nella squadra. Come per altri giocatori che conoscono questa realtà, se ha voglia e predisposizione a restare, sono contento. È un profilo che può essere molto interessante".
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