Giugliano, Capuano: "Squadra non è malata né in coma. Ma domani serve vincere"

Giugliano, Capuano: "Squadra non è malata né in coma. Ma domani serve vincere"TMW/TuttoC.com
Ezio Capuano
Oggi alle 20:30Primo piano
di Valeria Debbia

Tre sconfitte consecutive in campionato per il Giugliano, che ha vissuto una fase di ripresa e ora sembra tornati in terapia intensiva. Mister Ezio Capuano, nella conferenza stampa che precede la sfida al Team Altamura, ha spiegato il momento e, soprattutto, come se ne esce: "Il calcio vive di risultati, questo è innegabile. Però io continuo a ripetere un concetto: il risultato è spesso figlio di un episodio, mentre i risultati nel tempo sono frutto del lavoro e dell’organizzazione. La mia non è assolutamente una squadra malata né tantomeno in coma. Anzi, le prestazioni sono in costante miglioramento. Anche quando facemmo tre vittorie di fila, poi abbiamo perso partite che non meritavamo di perdere. Il risultato è un dato oggettivo, ma io guardo le prestazioni: in nessuna delle ultime tre gare meritavamo la sconfitta. Qualcuna l’abbiamo persa per disattenzioni, l’ultima l’abbiamo addirittura dominata. Non sono preoccupato. Veniamo da prestazioni importanti e l’ho detto anche ai ragazzi: la vittoria di domani darebbe un valore esponenziale a tutto quello che abbiamo fatto finora; non vincerla non azzererebbe le cose, ma dire che questa squadra è malata non sarebbe giusto né generoso nei confronti dei calciatori. È una squadra viva, viva e lo ha dimostrato su tutti i campi, ultimo quello di Crotone. Ho letto cose non bellissime dopo quella partita: siamo andati lì a viso aperto, abbiamo creato cinque palle gol nitide (tre a tu per tu col portiere) e abbiamo perso per un autorete. Onore a loro, ma la mia squadra mi è piaciuta tantissimo".

Domani sembra quasi uno spareggio-salvezza, anche se non è decisiva in senso assoluto: "È una partita fondamentale, giriamoci intorno quanto vogliamo ma domani serve vincere. L’abbiamo preparata molto bene, attenzionando l’avversario. Di fronte abbiamo una squadra che, come noi, non sta vivendo un momento felice di risultati, ma è viva, difficile da affrontare. Giochiamo in casa e mi aspetto una reazione rabbiosa da parte dei miei ragazzi. Vorrei anche giocare malissimo e vincere 1-0, non è impossibile. Scenderemo in campo con il solito rispetto per l’Altamura, ma con la convinzione di poter portare a casa i tre punti".

L’Altamura di Devis Mangia spesso schiera un 3-4-2-1 o un 3-4-3: "Come l’abbiamo preparata tatticamente? A me non interessa come gioca l’Altamura, mi interessa come deve giocare il Giugliano per vincere. Abbiamo comunque preparato la partita sia contro il loro 3-5-2 che contro il 3-4-2-1 o il 3-4-3. Ma il sistema di gioco per me è secondario: contano gli spazi che occupi e quanti uomini accompagni in fase offensiva. Domani dovrà contare solo come giochiamo noi".

Purtroppo ci sono diverse assenze pesanti: "Sì, gravissime. Ma l’alibi è il sentimento dei perdenti. Abbiamo perso pezzi importantissimi, alcuni anche all’ultimo minuto per febbre come successo a Crotone con Zammarini e Nepi. Non siamo mai andati a piangere in conferenza stampa dicendo “ci manca Tizio o Caio”. Il calcio è gioco di contatto, le assenze fanno parte del gioco. Le affrontiamo e basta. 
Quanto pesa, in ottica salvezza, l’assenza di Riccardo Improta? La perdita di Improta è stata devastante, innanzitutto come uomo: è uno spogliatoio splendido, uno dei più belli che abbia mai allenato, e noi scegliamo prima l’uomo e poi il calciatore. Riccardo era in un momento di forma strepitoso, tre assist nelle ultime gare, stava salendo. Per noi la salvezza resta l’unico obiettivo, equivale a vincere lo scudetto. Ci saranno momenti belli e meno belli, bisogna mantenere equilibrio. Il mercato al momento non lo pensiamo nemmeno: abbiamo ancora tre partite da qui alla sosta e dobbiamo fare più punti possibile. Punto
".

Ma cosa manca a questa squadra che produce tanto ma non riesce a fare punti? "Bisognerebbe chiederlo a Padre Pio (ride). La squadra è in crescita costante. La prestazione di Crotone è stata addirittura superiore a quella di Bergamo e vicina a quella vincente di Benevento. Purtroppo viviamo un momento in cui non concretizziamo e alla prima distrazione veniamo puniti. È un periodo, capita. Ma nel calcio conta solo il risultato, il resto è aria fritta".

Un pensiero per i tifosi, che continuano a seguire la squadra in trasferta: "Mi permetto di ringraziarli di cuore. Vedere tanta gente alle 18 di mercoledì a Terni e poi due giorni dopo a Crotone… la mattina mi vergogno quasi ad andare a prendere il caffè al bar. Questi tifosi stanno facendo sacrifici enormi e in questo momento non sono ripagati. Chiedo loro, se possibile, di starci ancora più vicini domani: abbiamo bisogno di tutto il loro calore".