Marani: "Senza impianti, non ci può essere futuro per il calcio italiano"

Matteo Marani, presidente della Lega Pro, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Prima Tivvù: "Voglio fare i complimenti all'Avellino perché ha fatto una stagione straordinaria, da grande protagonista al pari di Virtus Entella e Padova. Il campionato ha offerto grandi emozioni e competitività fino all'ultimo. Purtroppo abbiamo avuto anche delle criticità che non sono dipese dalla volontà di nessuno: potranno servire per il futuro, il calcio dovrà presentarsi sempre nella forma migliore. Abbiamo sempre ragionato nell'interesse comune. La Lega non ha responsabilità diretta su regole e controlli, la situazione generale non è favorevole: il problema non è solo del calcio. Stiamo cercando di trovare la destinazione vera della Serie C, ossia i giovani e il salary cap. Abbiamo chiesto alla Federazione di irrigidire e fare maggiore selezione al momento dell'ingresso in campionato: chi non ne ha le possibilità, lo dica subito.
Bisogna essere seri nei momenti difficili. Sono 25 anni che in C ci sono problemi, ma è doveroso tentare di migliorare. Riforma Zola? E' importante perché premia i giovani e gli investimenti dei club. In una Serie A con il 67% dei giocatori non convocabili per Spalletti, si è tutti proiettati sul mercato internazionale. Come Serie C stiamo provando a fare qualcosa, ma bisognerebbe ragionare di sistema: dobbiamo essere tutti insieme, dalla Serie A alla Serie D. Senza impianti, non ci può essere futuro per il calcio italiano: è necessario che gli imprenditori vengano aiutati, c'è bisogno di coraggio e anche di qualcuno di temerario e che abbia progettualità. Il Governo può aiutare a creare corsie preferenziali".
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