Pisa, Crescenzi: "Abbiamo creduto nella B. Il mio avversario più difficile è stato..."

A 24 anni già compiuti il difensore Luca Crescenzi, scuola Lazio, ha ottenuto la sua prima promozione in serie superiore, dalla Lega Pro alla B. Il suo Pisa ha battuto nell’ordine Maceratese, Pordenone e infine Foggia, e ai microfoni di TMW Radio il calciatore conviene con il fatto che questo sia stato il risultato più notevole della sua carriera.
“E’ la mia prima promozione, l’annata più bella da quando sono uscito dai settori giovanili. Eliminare una grande squadra come Foggia in un ambiente che non ha niente a che vedere con la Lega Pro fa sicuramente piacere”.
Quando avete affrontato il Foggia, in che momento delle due partite avete capito che potevate farcela?
“Ho sempre pensato anche dall’inizio che ci saremmo potuti giocare la partita ad armi pari con il Foggia, però vedendo il loro modo di giocare sapevamo che non sarebbe stata una passeggiata. Ci abbiamo sempre creduto ed è andata bene”.
Ha qualche rimpianto per la sua carriera di calciatore? Mi riferisco agli anni precedenti, condizionati dai molti infortuni.
“Sicuramente per le aspettative che c’erano su di me dopo che ero uscito per la prima volta dal settore giovanile sembrava che dovessi fare una carriera diversa, comunque questo salto di mentalità e di condizione fisica è arrivato un po’ tardi. Mi godo questo momento, sapendo che potevo fare di più prima”.
Pensa di rimanere un giocatore del Pisa?
“La mia volontà c’è, credo ci sia anche da parte della società. Nel momento in cui la società deciderà di chiamarmi per discuterne lo faremo, ma a Pisa sono stato bene, quindi non vedo quale sia il problema”.
Gennaro Gattuso che impressione le ha suscitato come allenatore?
“Il mister è una persona genuina. Così come lo vedevamo in mezzo al campo, lo è da allenatore: ha vinto tutto, e venendo in Lega Pro dove si trova a combattere in tutti i campi, ha confermato di avere l’umiltà di mettersi a disposizione per giovani come noi, una cosa che non si vede tutti i giorni”.
Quanto le dispiacerebbe se il mister andasse via?
“E’ normale che il mister quest’anno ha rappresentato per tutti noi una guida, un riferimento al quale aggrapparsi nei momenti di difficoltà. Faccio fatica a il Pisa senza Gattuso”.
L’avversario più difficile che ha trovato?
”Probabilmente Infantino, che non conoscevo prima, e poi anche Iemmello del Foggia, con il quale c’è stato il cambio della maglia a fine partita”.
Come ex giocatore della Lazio, come vede mister Bielsa in biancoazzurro?
”Di nomi ne vengono accostati tanti alla Lazio, perché la città di Roma è importantissima e la Lazio è una società con una storia. Mi auguro che arrivi una persona seria perché la Lazio dovrebbe sempre lottare per il vertice o per le Coppe europee. Spero che Bielsa sia l’allenatore più giusto”.
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