Salernitana, continua la querelle sul marchio

"E’ una situazione delicata. La nuova società deve muoversi con i piedi di piombo”. L’avvocato Fimmanò ribadisce un concetto: “La Figc in questa fase si guarderà bene da affiliare una squadra col nome Salernitana - spiega il legale della curatela- anche perché c’è ancora un discorso aperto con la vecchia società”. Infatti nelle prossime settimane il legale potrebbe depositare un complesso ricorso nei confronti della Federazione forte della sentenza del Tribunale di Napoli che ha inflitto alla Salernitana Calcio 1919 a pagare tre milioni e mezzo di euro a titolo di risarcimento danni ma che si è dichiarata incompetente per decidere nei confronti della Figc. “Stiamo valutando anche se fare ricorso in relazione alla sentenza di Napoli. Certo la mancata iscrizione della società di Lombardi è una brutta botta per noi. Gli atti sono stati notificati ma a questo punto credo che ne ricaveremo ben poco. Inutile anche fare istanza di fallimento, aspettiamo gli eventi e vederemo, poi, come agire”. Fimmanò puntualizza sulla ripartenza della nuova società.
“Beh, penso che se questo club di nuova affiliazione farà la D è per la storia della Salernitana Sport non certo per quello che è stata appena esclusa dal torneo di Prima divisione anche perché il marchio non appartiene ad una società sportiva ma all’Energy Power. Io valuterei con calma la situazione. Io penso che non basti neanche acquisire il marchio dall’ultimo proprietario. L’ideale sarebbe transare con la curatela fallimentare per chiudere la partita. In ogni caso, al momento, nessun ricorso è stato fatto avverso la sentenza del Tribunale di Napoli. Noi proseguiremo la nostra battaglia legale con la Figc”.
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