Savoia, il mistero dei maxi-ingaggi

25.04.2015 15:40 di Sebastian DONZELLA   vedi letture
Savoia, il mistero dei maxi-ingaggi
TMW/TuttoC.com
© foto di @Dario Fico/TuttoSalernitana.com

Austerity? No, grazie. Il monte ingaggi del Savoia, in questa stagione, infatti, arriva a sfiorare i 2 milioni di euro, escludendo contributi e tasse che la società deve al fisco e che fanno lievitare i costi a oltre 3 milioni di euro in totale. Dati certi, forniti dall'ufficio stampa del Savoia tra le proteste di Assocalciatori e dei procuratori. 
Ben 46 calciatori in questa stagione più 18 fra dirigenti, allenatori e collaboratori: un totale di 64 persone a libro paga. Un po' troppe, forse, per un team neo-promosso dalla Serie D e che deve pensare a salvarsi.

Il più pagato (sulla carta, visto che da 9 mesi nessuno percepisce stipendio) è Giacomo Cipriani, esperto attaccante classe '80. Tanti infortuni negli ultimi anni, purtroppo, non l'hanno aiutato né a giocare con continuità né a trovare stabilmente la via del gol (solo cinque reti nelle due precedenti stagioni) ma questo non ha impedito all'allora amministratore unico Maglione di fargli firmare un maxi-contratto di 181mila euro (sui quali il giocatore dovrà pagare la sua parte di tasse, circa il 40%). Il suo contratto, inoltre, ha al suo interno una particolarità: oltre a 126mila euro di ingaggio vi è un bonus di 54mila euro. Trattandosi di un attaccante, tale premio di solito viene concesso in base alle reti segnate. In questo caso no, le tre tranche di 18mila euro l'una scattano in base alle presenze. Quante? Dopo 1, 5 e 10 presenze. In pratica, solamente debuttando con il Savoia, l'ex punta del Bologna ha conquistato un sostanzioso premio. Fino ad ora, inoltre, scendendo in campo 13 volte, di cui solo 4 da titolare (e un gol all'attivo), è riuscito a conquistare tutti i bonus.

Spendendo la "miseria" di 120mila euro (con stipendio da decurtare per tasse, lo ricordiamo), gli oplontini si sono assicurati le prestazione sportive di Giulio Sanseverino, centrocampista classe '94, con nove presenze prima di quest'anno tra i Pro: quattro fra Serie A e B nel Palermo e 5 a Perugia in 1^ Divisione. Un buon talento di prospettiva ma un ingaggio forse un po' troppo elevato per le casse savoiarde.
Stesso stipendio per il capitano Francesco Scarpa (con 18mila euro di premi che erano stati promessi nella passata stagione dei record), oltre quota 100mila anche Francesco Di Nunzio, ex Juve Stabia. Di un soffio sotto la tripla cifra, con 98mila euro, Matteo Di Piazza. In cinque, insomma, mettono assieme 645mila euro di stipendio (sempre da tassare, lo ricordiamo). In panchina la situazione non migliora: 84mila euro per avere Bucaro, esonerarlo e chiamare Ugolotti a 108mila euro. Con quest'ultimo, inoltre, arriva anche il vice Andreozzi, 42 mila euro per lui. Cifre esagerate, soprattutto se hai già un mister sul groppone da pagare e se si pensa che in porta Raffaele Gragnaniello si porta a casa 21 mila euro (da tassare), la metà del mister in seconda...
Ma le chicche arrivano anche dai giocatori con contratti "normali" come Milos Malivojevic. Il centrocampista italo-serbo, ex Renate, è contrattualizzato a 16mila e 500 euro. Un contratto onesto per un classe '93 ma con un grosso punto interrogativo: il giocatore, infatti, non è mai sceso in campo. Uno sperpero in piena regola, insomma.

Una situazione che il diggì Eupremio Carruezzo ha provato a migliorare, trovando l'accordo con buona parte della rosa della prima stagione per ridurre drasticamente il monte ingaggi e portando a Savoia una decina di giovani di belle speranze e altamente economici. Gli "sconti" che era riuscito a ottenere con grande abilità il direttore, però, non sono valsi a niente poiché la società non ha pagato le prime rate delle compensazioni e quindi i giocatori della prima ora sono tornati, giustamente, a richiedere il loro stipendio per intero. Il Savoia, così, si è ritrovato con ben 46 calciatori da pagare seppur con cifre e modalità, come vi abbiam mostrato, ben diverse...