Schelotto: "Tra qualche anno sarebbe bello chiudere carriera a Cesena"

L'esterno Ezequiel Schelotto del Brighton si è raccontato a trecentosessanta gradi in una lunga intervista sul canale Instagram del nostro editorialista Nicolò Schira. Tra gli altri argomenti toccati anche le esperienze con le maglie di Cesena e Catania: "Sono arrivato in Italia a 18 anni e i primi 10 mesi non ho fatto mezza partita. Mi sentivo come se mi avessero tagliato le gambe. Ho pazientato tanto e poi Bisoli mi ha dato finalmente una occasione. È stato il primo allenatore a credere in me. Il gol vittoria nel derby contro la Spal ha dato lo slancio alla nostra rincorsa verso la promozione in B. L'anno dopo siamo riusciti a salire in A: è stato incredibile.
Fino a pochi mesi prima non giocavo e in poco tempo mi sono trovato a sfidare campioni come Totti e Ibra che avevo visto solo in tv o alla PlayStation. È stato meraviglioso, un sogno che si realizzava. Chiudere la carriera a Cesena? Tra qualche anno sarebbe bello. Ne parlavo ieri con un mio amico, sarebbe speciale tornare dove tutto è iniziato. Catania? Eravamo la squadra più argentina della Serie A. C'erano Maxi Lopez, Pitu Barrientos, Papu Gomez, Chico Ricchiuti e Silvestre tanto per fare dei nomi. È stata una tappa importante per la mia crescita".
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