Albissola, la salvezza può passare dai piedi di un ritrovato Martignago

15.04.2019 06:00 di  Claudia Marrone  Twitter:    vedi letture
Albissola, la salvezza può passare dai piedi di un ritrovato Martignago
© foto di Antonio Ros/Pordenone Calcio

Tutte salve, felici e contente: perché se la stagione di tante squadre non è stata eccelsa (non occorre far nomi, chi l'ha vissuta sa!), di alcune si può proprio dire deludente, il campo ha decretato la salvezza matematica, che alla fine è l'unica cosa che conta. Perché, come spesso si sente dire, quando non si può vincere, occorre non perdere. 
E la permanenza in categoria è comunque un buon traguardo, sicuramente un punto di partenza.



Punto di partenza che vorrebbe avere l'Albissola, che, ironia della sorte, a tre giornate dal termine si trova a lottare per evitare gli spareggi che la condannerebbero nuovamente alla Serie D, categoria dalla quale era salita solo pochi mesi fa, lo scorso maggio. Si potrebbe aprire una lunga parentesi, ma il discorso può anche farsi breve: la squadra attualmente allenata da Lavezzini, terzo centro in stagione, ha pagato tanta inesperienza e scelte non azzeccate della proprietà perché la classifica parla di soli 26 punti, che varrebbero un ultimo posto in solitaria se Cuneo e Lucchese, le attuali formazioni ai playout, non fossero penalizzate. E qui si apre un altro punto: l'Albissola, sana società, si trova a competere con club che invece hanno palesato tutto fuorché serietà e solidità. Proprietà che non sono penalizzate per caso, ma per reiterate inadempienze che stanno per altro pagando due squadre che, a differenza di quanto fatto dai vertici, ci mettono sempre la faccia. Ma questo è un ulteriore discorso ancora, che di certo non si lega a quanto invece di buono, almeno a livello di conti, sta facendo e ha fatto la truppa ceramista. 

Quel che di importante c'è, è che la squadra ha ritrovato, dopo sette turni, un pregiato pezzo, Riccardo Martignago. Quello che nei piedi e nella testa ha dimostrato di saper fare la differenza in una categoria che proprio non gli appartiene: 12 reti, miglior rigorista di tutta la Serie C (con il 100% dei rigori realizzati rispetto a quelli battuti), duttilità estrema sul fronte offensivo.
Dopo un lungo digiuno, ecco la doppietta che fa morale a livello personale e fa morale a livello di squadra, perché ha consentito ai liguri di centrare una vittoria importante contro, per altro, la temibile Robur Siena. Da qui si deve ripartire, da un ritrovato Martignago si deve continuare.