Dg Arzignano: "Obiettivo consolidarci in C. Da Bianchini a Di Donato? Serviva scossa"
Matteo Togni, direttore generale dell'Arzignano Valchiampo, ha offerto uno sguardo approfondito sulla situazione attuale della squadra in Serie C, ospite di 'A Tutta C', trasmissione in onda su TMW Radio e il61.
Direttore, partiamo dagli obiettivi stagionali. L’anno scorso il traguardo era consolidarsi in Serie C, poi è arrivato un ottimo decimo posto e i playoff. Quest’anno qualcosa non ha funzionato con mister Bianchini, che è stato esonerato. Cosa non ha funzionato e perché la scelta è ricaduta su Daniele Di Donato?
"Intanto grazie per la visibilità che date alla nostra società. Siamo al quarto anno consecutivo di professionismo e l’obiettivo primario resta sempre lo stesso: consolidare la permanenza in Serie C. All’interno di questo macro-obiettivo cerchiamo ogni anno di fare piccoli step di crescita, senza mai strafare.
Riguardo a Giuseppe Bianchini, tengo a precisare che è un amico, un professionista eccezionale e una persona splendida con cui abbiamo condiviso un percorso ricco di soddisfazioni. Qualsiasi paragone non avrebbe senso. Quando la società prende una decisione è perché in quel momento ci sono state delle difficoltà. La cultura del lavoro non è mai mancata, ma abbiamo sentito la necessità di dare una scossa. Con l’arrivo di Di Donato e del suo staff stiamo ritrovando positività, propositività e quella serenità che deve sempre accompagnare la famosa “cultura del lavoro” che ci rappresenta e che rispecchia anche il nostro territorio".
La classifica del girone A è cortissima: dalla zona playoff all’ultima posizione ci sono solo 7 punti. L’Arzignano è fuori dalla zona playout e con Di Donato sembra aver dato una sterzata. Anche l’ultimo pareggio contro l’Inter è stato un punto pesante.
"Assolutamente. Tutti i punti sono importanti, soprattutto contro squadre insidiose come l’Inter. La classifica è davvero equilibrata – fatta eccezione per il Vicenza che è nettamente davanti – e questo ci dà fiducia: abbiamo tutte le carte in regola per tirarci fuori definitivamente da questa situazione".
L’Arzignano ci ha abituato a ottime rimonte negli ultimi anni. Ricordo l’inizio della scorsa stagione: tante sconfitte, sembrava un anno complicatissimo, poi la squadra è risalita alla grande anche grazie a un ambiente sereno, che non è così scontato in Serie C.
"Esatto. Cerchiamo sempre di mettere tutti – staff, giocatori, dipendenti – nelle migliori condizioni possibili: logistiche, organizzative e infrastrutturali. Stiamo lavorando anche con l’amministrazione comunale per migliorare ulteriormente le strutture, sia per la prima squadra che per il settore giovanile. A proposito, nell’ultimo periodo abbiamo fatto esordire un ragazzo del 2007 del nostro vivaio, un orgoglio enorme per noi. Stiamo cercando di sposare in pieno la filosofia attuale della Serie C: valorizzare i giovani del territorio e le risorse interne".
A proposito di settore giovanile e di lavoro strutturato, è sotto gli occhi di tutti la sinergia che si è creata in questi anni con il direttore sportivo Mattia Serafini. Siete insieme da sette anni, avete superato anche una retrocessione e poi siete tornati in professionismo. Quanto conta questa continuità e questo rapporto umano oltre che professionale?
"È un valore aggiunto fondamentale. Mattia è una persona di grandissima professionalità e passione; in questi sette anni abbiamo superato momenti difficili – tra cui quella retrocessione dolorosa – ma il Consiglio di Amministrazione ha sempre creduto nella prosecuzione del progetto. Da lì siamo ripartiti investendo sulle strutture, sulla rosa e sulla organizzazione. Oggi siamo al quarto anno consecutivo di Serie C in una città di 25.000 abitanti: non è una metropoli, ma è un contesto dove si può fare calcio in modo serio, sostenibile e propositivo. La continuità con Serafini e con tutto lo staff è la nostra forza".
Ultima domanda prima di salutarla: cosa ci dobbiamo aspettare da questo girone A e soprattutto dall’Arzignano nel proseguimento della stagione? Sabato c’è uno scontro diretto importante con la Pro Patria.
"Dal girone A possiamo aspettarci di tutto: i valori sono molto livellati, poi contano i periodi di forma, gli episodi, la continuità. Io guardo in casa nostra e vedo una ritrovata voglia di lavorare, fiducia, serenità ed entusiasmo. Siamo contenti di come abbiamo reagito al momento difficile. Potevamo avere qualche punto in più o in meno, ma alla fine della stagione gli episodi si compensano. Dobbiamo proseguire sul nostro cammino, dritti verso l’obiettivo salvezza. Con la Pro Patria sarà una partita importante per entrambe: speriamo di fare una buona prova".
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