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Giana, Franzoni: "Fatto qualcosa di importante. Futuro? Vedremo"

24.04.2024 12:10 di  Antonino Sergi   vedi letture
Giana, Franzoni: "Fatto qualcosa di importante. Futuro? Vedremo"
TMW/TuttoC.com
© foto di Gianluca Pirovano

Durante l'appuntamento odierno con A Tutta C sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto il centrocampista della Giana Erminio Andrea Franzoni. Queste le sue parole: 

Questo weekend potete stare più tranquilli, vi state già preparando per i playoff?
“Noi cercheremo di dare il massimo come abbiamo sempre fatto da inizio anno, sappiamo di fare i playoff ma possiamo scavalcare il Legnago e dopo un’annata così è doveroso cercare di fare il massimo fino a fine campionato”. 

Entrare ai playoff per voi equivale a uno scudetto dopo la promozione dello scorso anno?
“Lo scorso anno non c’ero, il duello con la Pistoiese non l’ho vissuto ma me l’hanno raccontato. Vanno fatti i complimenti alla Giana per tutta la gestione della stagione, noi siamo partiti con l’idea di salvarci anche perché tanti ragazzi, me compreso, non avevano mai fatto la C. Abbiamo fatto qualcosa di importante, questi playoff sono come uno scudetto per noi”. 

Qual è il segreto della Giana Erminio?
“Sicuramente l’ambiente ti dà fiducia, quando scelgono un giocatore o un allenatore la sensazione è che credano molto nella scelta, questo aiuta a rendere sempre al massimo. Sono contento che Fumagalli abbia avuto questa opportunità, è chiaro che sia a livello di gol che a livello di personalità è stata una perdita pesante. Allenandomi tutti i giorni con questa squadra però la sensazione è che oltre ai valori umani, questa rosa ha valori importanti anche dal punto di vista tecnico”. 

Chi vedi possa vincere i playoff?
“All’interno del nostro girone secondo me la squadra che potrebbe arrivare più in fondo è il Vicenza, penso abbia giocatori veramente forti come le altre ma nel girone di ritorno hanno trovato una compattezza che può portarli molto lontano”. 

Da calciatore, il progetto seconde squadre come viene vissuto?
“Bella domanda, è il primo anno che mi capita e non sono completamente d’accordo con una visione negativa. Tanti giocatori arrivano dai vivai, ma ad esempio l’Atalanta aveva anche tanti giocatori già affermati con presenze in Serie C e Serie B. Sono squadre di assoluto valore, l’Atalanta è estremamente competitiva e non credo che sia un danno per il campionato. Io l’ho vissuta affrontando l’Atalanta come se fosse un’altra prima squadra, non mi sono soffermato su altri ragionamenti ma solo sul campo. È vero che possono attingere dal vivaio e fare anche mercato, allo stesso tempo sono squadre anche per la mia esperienza molto stimolante. Andare a giocare con l’Under dell’Atalanta, del Milan o della Juventus, dal punto di vista del giocatore può essere uno stimolo in più affrontare società così”. 

Lo scalino tra dilettanti e professionismo è ancora troppo grande?
“Si sicuramente, altro discorso è anche quello di tutta la questione playoff in Serie D. Salire nei professionisti è così difficile anche perché dai playoff sale solo una squadra, in più c’è la situazione estremamente complessa dei ripescaggi. Da appassionato l’aspetto negativo delle seconde squadre potrebbe essere questo accentramento verso le società di Serie A togliendo spazio a tante società di Serie D ambiziose”. 

Il prossimo anno rimarrai alla Giana?
“Non posso rispondere si o no, questa domanda era a trabocchetto (ride, ndr). Vedremo”.