Lucchese, sul campo è Serie C. La reazione d'orgoglio che fa la storia

09.06.2019 06:00 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
Lucchese, sul campo è Serie C. La reazione d'orgoglio che fa la storia
TMW/TuttoC.com
© foto di Claudia Marrone

Una storia che parte dal finale, il classico spoiler come si usa dire adesso. La Lucchese, dopo 180 lunghissimi minuti, resta in Serie C... o meglio, dopo 180', tempi supplementari e rigori: un playout estenuante. Ma la sostanza non cambia, la Pantera archivia la pratica Bisceglie e, sul campo almeno, rimane tra i professionisti.



Si, sul campo. Perché a livello societario i dubbi sono tanti. Una stagione iniziata male e finita peggio, sulla quale ci sono ancora tante ombre, un chiaroscuro che probabilmente rimarrà sempre scuro: perché tacerle, le cose, è più comodo per tutti. Anche se poi è difficile negare l'evidenza che emerge, soprattutto quando una situazione simile si era vista "pochi chilometri più in la" nemmeno troppo tempo prima (anche se con un finale diverso): il solito DG che arriva con un proprietario che millanta grossi averi e che puntualmente scappa quando è il momento di metter mano agli averi per pagare le spettanze, il ritorno delle quote nelle mani dello storico proprietario, poi la vendita - più o meno fittizia - a una società fantasma che si palesa una sola volta affidando poi ogni "chiacchiera" solo alla stampa. Si, chiacchiere, perché tutte le promesse sono state disattese, persino quelle non fatte. E ora il buio si fa sempre più pesto.

La squadra, invece, ha sempre fatto il proprio dovere, e anche ben oltre se si considera che rosa e staff si sono improvvisati anche magazzinieri, lavandai e giardinieri, i playoff erano alla portata ma i 23 punti di penalizzazione hanno significato playout. Combattuti con grinta, orgoglio e determinazione: caratteristiche che hanno fatto scuola, che avrebbero dovuto scuotere le coscienze di chi invece ha cercato fino all'ultimo di affossarli. Ma, del resto, le coscienza si scuote in chi la ha.