Pro Vercelli, Delechat si presenta: "Rimarremo anche in caso di D. E la Pro non sarà la squadra B di nessuno"

Ludovic Delechat, nuovo amministratore delegato della Pro Vercelli in quanto CEO del Bridge Football Group, nuovo proprietario al 100% del club piemontese, si è presentato così in conferenza stampa, come riportato dai colleghi di MagicaPro.it: "Capiamo bene che si tratta di una situazione molto delicata, dove ci si gioca la categoria, ed è per questo che volevamo impegnarci a chiarire che noi siamo qui per il bene della Pro Vercelli e della città al di là di quest’ultima partita. C’è un progetto a lungo termine dove ci impegniamo a fare le cose in un certo modo anche in caso di retrocessione, sebbene speriamo chiaramente che questo non succeda.
Ho lavorato per tanti anni alla FIFA come avvocato, sono stato vice capo della divisione legale a Zurigo e amministratore delegato di aziende internazionali. Da qualche anno sono CEO del Bridge Football Group, siamo un gruppo sino-olandese, con sede ad Hong Kong e ad Amsterdam. Non siamo un fondo come tanti, siamo una società calcistica e di sviluppo calcistico, è il nostro core business. Abbiamo una squadra in Olanda, il Den Bosch, che abbiamo rilevato l’anno scorso: una società storica, anche se la Pro Vercelli ha più storia, avendo vinto sette scudetti. Il Den Bosch veniva da tre penultimi posti in quattro anni, con tanti problemi in società, adesso stiamo già facendo i playoff: abbiamo vinto la prima partita lunedì e c’è il ritorno domani, il progetto sta andando bene.
Sappiamo bene a cosa andiamo incontro, la Pro Vercelli è una società di Serie C dove ci sono degli investimenti da fare all’inizio: c’è una situazione economica da risanare, e lo faremo assolutamente. Fatto questo, arriveremo con la nostra visione ad un calcio sostenibile ma ambizioso, non pensiamo solo ai ricavi. Tra Serie C e Serie D la situazione cambia parecchio, dal punto di vista professionale, dei ricavi. La Serie D è un campionato difficile e una realtà molto diversa, soprattutto perché noi siamo abituati a campionati professionistici. Al Den Bosch ci stiamo giocando la Serie A. Ci saranno degli investimenti al di là della categoria, meglio se sarà serie C. Nel malaugurato caso di retrocessione proveremo il ripescaggio, abbiamo la capacità economica per farlo e per sperarci. Speriamo però di salvarci sul campo.
Quando arriva una multiproprietà c’è sempre un po’ il timore che una squadra diventi la squadra “B” dell’altra. Noi assolutamente non vogliamo questo, Italia e Olanda sono paesi diversi, ci sono dinamiche diverse, ci saranno sicuramente delle sinergie, soprattutto commerciali, che saranno beneficio e vantaggio per entrambe le squadre. Sappiamo che arriviamo in una piazza storica ed importante, siamo in Italia. In termini di calciomercato abbiamo le idee molto chiare, c’è un gruppo dietro che ci capisce tanto di calcio, mi sono dimenticato di presentare il nostro advisor tecnico che si chiama Dries Boussatta: ha giocato nella nazionale olandese con Davids, Seedorf, ha fatto una carriera in Champions League con l’Ajax, ne capisce tanto. Nel gruppo abbiamo anche dei videoanalisti, scout, direttori: c’è competenza, sappiamo che c’è una realtà diversa e cercheremo di fare bene".
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