Renate, Diana: "Da ottimi a buoni. Ora il ritorno con il coltello tra i denti"

15.12.2019 20:50 di  Francesco Moscatelli   vedi letture
Aimo Diana, Renate
TMW/TuttoC.com
Aimo Diana, Renate
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

La partita e il girone di andata. E' lo stesso Aimo Diana, allenatore di un Renate giunto al nono risultato utile consecutivo, a dividere i giudizi riportandoli ora al duello odierno ora alla contesa nel suo complesso. Il tecnico quarantunenne analizza il pareggio (1-1) contro l'Arezzo, risultato accettato a denti stretti per le modalità con le quali è pervenuto, non facendo mancare un'analisi più complessiva su un girone di andata che ha visto le pantere senza dubbio in grande spolvero. 

"Nel primo tempo abbiamo cercato di fare la partita, anche se abbiamo peccato un po' negli ultimi passaggi. Abbiamo trovato la rete dopo quindici secondi dal fischio di inizio secondo tempo nell'ambito di un'azione che andrebbe fatta rivedere nelle scuole-calcio" spiega nella conferenza-stampa raccolta dai canali ufficiali della società nerazzurra. "Poi, nel finale di partita, siamo passati da "ottimi" a "buoni". Io credo che avremmo meritato la vittoria, soprattutto perché abbiamo tenuto testa ad una squadra che palleggia molto bene e meglio di tante altre, ma resta il rammarico per l'azione del gol amaranto: in quel frangente avremmo dovuto spendere un fallo. E' chiaro che avrei voluto terminare il girone di andata con due punti in più: questo episodio ci insegna che dobbiamo rimanere aggrappati al risultato per noi favorevole, che sia la vittoria o un pareggio a seconda delle circostanze. Ma ai miei ragazzi non posso rimproverare nulla: in questo girone di andata molti alti e pochi bassi, dobbiamo ora trasformare alcuni pareggi in vittorie. Anche perché Renate e Pontedera hanno rappresentato fino ad ora i valori "nuovi", ma chi deve stare in alto ci sta gradatamente arrivando, dunque è un girone di ritorno da affrontare con il coltello tra i denti. A partire dal match contro la Giana Erminio. A me non piacciono le banalità: rispetto a loro siamo avanti in classifica, dunque abbiamo il dovere di vincere".