Robur Siena, Vaira: "Non accettiamo più errori arbitrali così clamorosi"

03.11.2019 20:10 di Francesco Moscatelli   vedi letture
Davide Vaira, d.s. Robur
TMW/TuttoC.com
Davide Vaira, d.s. Robur

E' un fiume in piena. Post-partita di Renate-Robur Siena caratterizzato dall'episodio da moviola che, a dieci minuti dal termine dell'incontro, vede il nerazzurro Damonte aggiustarsi il pallone con un braccio all'interno della propria area. Il Direttore sportivo della Robur Siena Davide Vaira, ai microfoni dell'Ufficio stampa del sodalizio bianconero, coglie l'occasione per analizzare tutti gli episodi che, secondo le valutazioni della società senese, stanno penalizzando oltremodo il cammino di Guidone e compagni. Con una mano tesa a Ghirelli. Ma con tanta fermezza nel richiedere rispetto e attenzione.

"Abbiamo fatto una grande partita contro una squadra che dimostra perché è seconda in classifica" spiega il dirigente dei toscani. "Abbiamo rischiato solo nel finale e se avessimo vinto non avremmo rubato nulla. Ma non voglio parlare di questo. Voglio parlare di un episodio di una gravità inaudita: l'occasione del fallo di mano di un giocatore locale con il Sig. Rutella che, pur non avendo alcun disturbo nella visuale, assegna un calcio dal limite anziché un rigore netto. Un fallo che nasce un metro dentro l'area del Renate. Non siamo soliti parlare di arbitri, siamo abituati ad analizzare solo i nostri errori e a lavorare per porvi rimedio. Però le valutazioni errate e a nostro sfavore cominciano ad essere tanti, troppi: parliamo del rigore di Cesarini contro l'Olbia, il rigore non assegnato contro la Carrarese, il gol irregolare dell'Arezzo con la rete di Cesarini annullata, domenica con i segnalinee che diventano i dirigenti delle squadre neanche fossimo in Terza Categoria. Giustamente la governance ci chiede tanti sforzi, anche economici. Ci sta. Siamo vicini a Ghirelli, riconosciamo il lavoro suo e del suo staff, un lavoro che sta portando i suoi frutti. Ma questi episodi non li accettiamo più: ci metto la faccia. Non lo faccio mai perché so quanto è difficile il lavoro dell'arbitro, ma qui è un errore evidente che senz'altro ha condizionato la gara, visto che eravamo all'83'. E certe risposte ai giocatori non aiutano a creare il giusto clima di collaborazione reciproca".