Triestina, il calo nel finale è un campanello d’allarme: rosa corta e stanchezza tra le cause
Da un mese la Triestina fatica a gestire i finali di gara. Come evidenziato da Il Piccolo – edizione Trieste, la squadra di Attilio Tesser ha subito gol decisivi negli ultimi minuti in più di un’occasione: dal passaggio filtrante di Diaw a Cittadella, al rigore concesso alla Dolomiti Bellunesi, fino al crollo di Vercelli, dove i gemelli Sow hanno ribaltato il match negli ultimi quindici minuti. Episodi ricorrenti che non sembrano più casuali.
Le cause sono molteplici. In primo luogo la mancata preparazione estiva, che sta presentando il conto sul piano atletico proprio nel periodo autunnale. A questo si aggiunge una rosa ridotta all’osso, che limita l’utilizzo dei cinque cambi e impedisce di gestire le energie nei momenti chiave. Gli infortuni e le poche alternative in attacco e in difesa costringono Tesser a soluzioni d’emergenza, con inevitabili ripercussioni sulla tenuta della squadra. In sostanza, quando le avversarie inseriscono forze fresche, la Triestina non riesce a rispondere con la stessa intensità.
Il rischio, ora, è che la stanchezza diventi un fattore strutturale. Recuperare uomini e ritmo sarà indispensabile per evitare che il problema si trasformi in un limite cronico nella corsa degli alabardati.
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