Triestina, Rothstein: "Evitare la bancarotta come cambiare le gomme a una macchina in corsa"
Prime parole per Adam Rothstein, rappresentante della società che ha acquistato la Triestina ereditando una situazione disastrosa o quasi: "Mi scuso per il fatto di esordire con parole sentite più e più volte da questa piazza, che ha sopportato molte promesse non mantenute. Chiedo pazienza e di valutare il nostro operato in base ai fatti - riporta Citysport.news -. In questi pochi mesi abbiamo lavorato per dare stabilità al club in una situazione incredibilmente complicata e uno dei primi atti è stato quello di coinvolgere House of Doge, una realtà che ha raccolto oltre 5 milioni di seguaci nel mondo, con una capacità di operare che sarà fondamentale nella ristrutturazione della Triestina. Questa società ha una grande importanza e una grande storia, non solo a livello locale, che merita di essere salvaguardata".
Tantissimi gli impegni per la nuova proprietà, che deve anche pensare alla situazione drammatica sul campo che viene affrontata con estrema razionalità: "Abbiamo avuto molto da fare fin qui, per questo non abbiamo avuto ancora modo di parlare. Salvare la Triestina dalla bancarotta è stato come cambiare le gomme a una macchina in corsa. Al termine del percorso di riorganizzazione, il board sarà di sette persone. Oltre a Centner e Margiotta, saranno introdotte ulteriori forze per dare maggiore solidità alla struttura economica del club. Prima della Triestina siamo stati coinvolti a Sabadell, che era in procinto di retrocedere ed è effettivamente scesa in quarta serie, per poi tornare nella categoria di partenza ed essere ora vicina alla vetta. Ovviamente sapevamo del rischio retrocessione e della penalizzazione, ma vogliamo creare un percorso e sfruttare le opportunità. Non siamo spaventati dalla retrocessione, per quanto ci riguarda l'interesse non è tanto quello che succederà domani o al termine della stagione, quanto il prossimo anno e quelli dopo ancora. Con una buona organizzazione, anche perdendo una categoria, le cose a lungo andare andranno per il meglio".
Qualche parola anche per Tom Zelenovic, ex presidente del club per un breve intermezzo: "Tom è arrivato a Trieste con background sul piano finanziario ma anche calcistico, ma le cose cambiano. Una buona società non è diversa da una squadra, ci sono situazioni che portano a cambiare, e questo vale anche sul piano della gestione sportiva. Ognuno verrà valutato per il suo lavoro ogni giorno e le decisioni saranno conseguenti. Chi ha fatto bene in passato magari non è più nel suo contesto ora e, viceversa, chi non era al posto giusto può diventare una superstar: il passato non è per forza un indocatore per il futuro".
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