Carpi, Tcheuna: "Stagione difficile ma importante. Il prossimo anno puntiamo ai playoff"

Rodrick Tcheuna, terzino classe 2004 del Carpi, è intervenuto ai microfoni di TMW Radio durante la trasmissione A Tutta C.
Innanzitutto come stai? Nella seconda parte del campionato sei stato fuori a lungo a causa di un problema fisico. Quanto è stato difficile stare fuori così tanto e non poter aiutare i compagni in campo?
"È stato un infortunio abbastanza pesante che ha condizionato parecchio il girone di ritorno. Ora sto bene, ho ripreso ad allenarmi e continuo a farlo anche se la stagione è finita, per tornare al meglio l’anno prossimo e fare ancora meglio. Non poter aiutare i miei compagni in un momento che era un po’ complicato non è stato semplice: avrei voluto essere lì con loro, dare tutto me stesso per lottare e magari raggiungere i playoff".
Ci racconti un po’ com’è stato questo anno per il Carpi?
"È stato un anno abbastanza difficile, perché pochi di noi avevano già esperienza in questa categoria. Però è stata anche una bella esperienza importante per tutti. Ci sono stati momenti belli e altri meno, ma alla fine siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo principale, e siamo soddisfatti così. Speravamo forse di più, ma l’importante era salvarci".
A livello personale, quanto ti ha aiutato a crescere questa annata in Serie C? Nonostante l’infortunio nella seconda parte, nella prima sei stato un protagonista assoluto.
"Per me è stato un anno molto importante, essendo il primo in Serie C. La prima parte di stagione penso di aver fatto bene per essere al debutto, e sono molto contento. Il rammarico è ovviamente l’infortunio che non mi ha permesso di dare di più nella seconda parte, ma questa esperienza mi ha fatto crescere e imparare tanto, e mi ha preparato al meglio per il futuro".
La prima parte di stagione è stata molto positiva, e sei stato premiato con il rinnovo del contratto.
"Sì, sono molto felice di aver rinnovato. Ho fatto due anni a Carpi, uno di vittoria del campionato e l’altro di salvezza, e mi sono trovato davvero bene. La società e il Presidente mi hanno dato molta fiducia, e questo mi fa piacere. Cercherò sempre di mantenere alte le aspettative".
Cosa ti aspetti dalla prossima stagione, sia a livello personale che di squadra?
"L’obiettivo è fare un piccolo passo in più, restando con i piedi per terra e umili. Continuare a puntare alla salvezza, ma magari provare a centrare i playoff. A livello personale voglio continuare a lavorare duramente, adattarmi sempre meglio alla Serie C e crescere ancora".
Proprio ieri si sono giocate le semifinali playoff che hanno sancito le finaliste Pescara e Ternana, squadre del girone B che conosci bene. C’è una favorita secondo te? Qualcuna ti ha impressionato più dell’altra?
"In una finale può succedere di tutto, soprattutto con due squadre così importanti. Quella che mi ha impressionato di più è la Ternana, perché quando ci abbiamo giocato, sia all’andata che al ritorno, è stata una partita molto intensa e frenetica, con continui attacchi e difese. Sono due squadre molto aggressive e con giocatori importanti".
Non ti chiedo del mercato, ma a gennaio si sono fatte voci su di te, con club come la Juventus che ti avrebbero seguito. Quanto ti ha fatto piacere essere accostato a squadre così importanti? Ti piacerebbe un giorno fare quel salto?
"Sono voci che fanno piacere, perché vuol dire che stai facendo bene e ti guardano. Però è importante non farsi trasportare da queste emozioni, restare con i piedi per terra e continuare a lavorare. Il mio obiettivo ora è il Carpi, lo sarà anche il prossimo anno. In futuro, però, sarebbe un grande piacere avere l’opportunità di giocare in un club importante come la Juventus o altre squadre così".
Cosa ti aspetti dalla tua carriera? Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?
"Non sono uno che parla molto dei sogni, però chiaramente voglio raggiungere l’apice della mia carriera, giocare tra i professionisti al massimo livello".
Prima di salutarti, per un giovane come te quanto è importante la Serie C? Spesso se ne parla come di un vero trampolino di lancio, tra Primavera e professionisti.
"La Serie C è un grandissimo trampolino di lancio perché Primavera e prima squadra sono due mondi molto diversi, a livello fisico, tecnico e tattico. In Serie C si incontrano giocatori esperti, è una categoria professionistica e permette di migliorarsi e capire fino a dove puoi arrivare".
Ultima cosa: cosa pensi delle Seconde Squadre in Serie C? Nel vostro girone avete affrontato il Milan Futuro, che è retrocesso quest’anno. Può essere un buon progetto per la crescita dei giovani?
"Sono molto concentrato sul gioco e meno sulle questioni esterne, però penso che le seconde squadre possano essere un progetto importante per i giovani. Si è visto anche nel Milan con alcuni giocatori che poi sono arrivati in prima squadra di Serie A. Quindi secondo me è un bel progetto. Per il resto, le polemiche non le seguo molto".
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